Articoli Diritto del Lavoro - Pagina 12

Come chiedere risarcimento danni al lavoratore inadempiente

Dicesi lavoratore inadempiente colui che non rispetta gli obblighi contrattuali previsti, venendo meno al rapporto di fiducia instauratosi con il datore di lavoro.

Differenza licenziamento giusta causa e giustificato motivo

Il datore di lavoro può avvalersi del licenziamento per giusta causa in presenza di fatti così gravi da rendere impossibile la prosecuzione del rapporto mentre, il licenziamento per giustificato motivo si ha un inadempimento degli obblighi contrattuali del lavoratore.

Come calcolare la disoccupazione NASpI

Come calcolare la disoccupazione? Per poter calcolare l’importo della NASpI, la Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego, è necessario tenere in considerazione diversi fattori legati sia alle ultime retribuzioni ricevute, sia ai contributi versati.

Come si impugna un licenziamento?

Negli ultimi anni sono molti gli imprenditori che, pur di non chiudere i battenti, licenziano i propri dipendenti senza motivo o preferiscono esternalizzare in luoghi dove la manodopera ha costi bassissimi.

Come funziona il licenziamento con preavviso?

Il datore di lavoro che intenda interrompere il rapporto che intercorre con il lavoratore deve fornire un adeguato preavviso. Durante questo lasso di tempo, la cui durata non è stabilita dal contratto da cui il rapporto ha preso origine ma bensì dal CCNL di riferimento, il rapporto lavorativo rimane invariato. Gli effetti del licenziamento infatti decorrono a partire dalla fine di questo periodo, che è differente a seconda della categoria di riferimento.

Indennità di licenziamento: cosa spetta al lavoratore?

L’indennità di disoccupazione, che deriva dal licenziamento, spetta al dipendente vittima di un licenziamento per giustificato motivo oggettivo o di un licenziamento per giustificato motivo soggettivo (o per giusta causa).

Cosa si intende per licenziamento per esubero del personale?

Il licenziamento per esubero del personale ricorre nelle ipotesi in cui il datore di lavoro, per motivi economici, sopprima la mansione a cui era adibito il lavoratore e, di conseguenza, la sua permanenza nell’impresa non è più ritenuta necessaria.

In quali casi si può licenziare per giustificato motivo soggettivo?

Si parla di licenziamento per giustificato motivo soggettivo quando il lavoratore assume una condotta rilevante da un punto di vista disciplinare. Comportamento, in ogni caso, non particolarmente grave da poter giustificare il licenziamento per giusta causa.

Licenziamento disciplinare senza preavviso

Si può classificare un licenziamento disciplinare quella particolare tipologia di recesso del datore di lavoro che può essere compreso nel più grande alveo del licenziamento per giustificato motivo soggettivo, oppure di quello per giusta causa, vale a dire il licenziamento senza preavviso a seguito di una grave violazione disciplinare del prestatore di lavoro.

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