Le nostre guide giuridiche - Pagina 4

Pagamenti digitali in crescita: cosa cambia per gli avvocati

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La Responsabilità degli Amministratori di Società

La responsabilità degli amministratori di società rappresenta uno dei pilastri fondamentali del diritto societario italiano, costituendo un meccanismo essenziale per la tutela degli interessi dei soci, dei creditori e del mercato nel suo complesso. L'importanza di questo istituto giuridico è cresciuta esponenzialmente negli ultimi decenni, parallelamente all'evoluzione del sistema economico e alla complessificazione delle dinamiche imprenditoriali. Gli amministratori, investiti di poteri gestori di rilevante portata, assumono responsabilità che si estendono ben oltre la mera conduzione dell'attività sociale, abbracciando doveri di diligenza, lealtà e trasparenza che trovano la loro ratio nella necessità di preservare l'integrità del patrimonio sociale e garantire il corretto funzionamento del sistema delle imprese. La distinzione tra società di persone e società di capitali assume particolare rilievo nell'ambito della responsabilità amministrativa, poiché diversi sono i meccanismi di tutela e le modalità di esercizio delle azioni di responsabilità. Mentre nelle società di persone la responsabilità degli amministratori si inquadra prevalentemente nella disciplina del mandato, nelle società di capitali si è sviluppato un sistema articolato di tutele che riflette la maggiore complessità organizzativa e la separazione tra proprietà e controllo che caratterizza questi enti. La responsabilità degli amministratori si configura così come strumento di bilanciamento tra l'autonomia gestionale necessaria per l'efficace conduzione dell'impresa e l'esigenza di proteggere gli stakeholder da comportamenti negligenti o fraudolenti.

AF Pay: come pagare il tuo avvocato in 3 rate senza interessi 

Quando si ha bisogno di un avvocato, oltre alle preoccupazioni legate alla pratica legale, spesso c’è anche un’altra domanda: come pagare la parcella in modo semplice e sostenibile.  Grazie ad AF Pay, la soluzione di pagamento digitale sviluppata da AvvocatoFlash in partnership con Klarna, oggi puoi pagare il tuo avvocato in 3 rate senza interessi, con la massima comodità e sicurezza. 

La mediazione civile e commerciale come strumento di risoluzione delle controversie alternativa al processo

Il concetto di mediazione in ambito civile e commerciale e, più in generale, di strumenti di risoluzione delle controversie alternativi al contenzioso quali arbitrato e mediazione e del ruolo che questi possono avere nel fornire al cittadino una risposta rapida ed efficiente al bisogno di giustizia civile si è ormai ampiamente diffuso al di fuori dei lavori di tecnici del diritto raggiungendo ampie porzioni del dibattito pubblico. Da diversi anni a questa parte è infatti possibile notare negli interventi del legislatore una sempre più marcata tendenza alla promozione di detti strumenti di risoluzione delle controversie, le cui finalità appaiono chiare: ridurre il numero di cause pendenti dinnanzi agli uffici giudiziari così razionalizzando e meglio utilizzando le poche risorse a disposizione; garantire una soluzione rapida ed efficiente per un buon numero di controversie e, da ultimo, offrire una giustizia di prossimità che possa essere vicina ai cittadini. Tra i diversi mezzi di risoluzione delle controversie alternativi al contenzioso soprattutto la mediazione civile, attualmente regolata dal decreto legislativo 28 del 20 marzo 2010 nel testo consolidatosi a seguito degli interventi legislativi che si sono succeduti negli anni e dai diversi decreti attuativi, offre per un gran numero di questioni una soluzione semplice, rapida e funzionale per i cittadini.

Affidamento Condiviso e Tempi di Permanenza con i Figli

L’affidamento condiviso, disciplinato dalla L. 54/2006, è un istituto giuridico che prevede che entrambi i genitori, in caso di separazione o divorzio, possano esercitare congiuntamente la responsabilità genitoriale, prendendo di comune accordo le decisioni più importanti riguardanti la crescita e il benessere psico-fisico dei figli minori. L’obiettivo perseguito dalla normativa è quello di garantire ai figli minori il diritto di mantenere un rapporto continuativo con entrambi i genitori anche in fase di separazione, ricevendo cura, educazione ed istruzione da ciascun genitore. Questo – nella maggior parte dei casi – non significa che i minori trascorreranno con ciascun genitore la medesima quantità di tempo, ma che venga condivisa tra gli esercenti la c.d. responsabilità genitoriale atta a gestire congiuntamente tutte le questioni fondamentali legate alla crescita psico-fisica dei figli minori, come ad esempio in ambito scolastico, sanitario ed educativo. Come avremo modo di vedere nel corso di questo articolo, in alcune circostanze l’affido condiviso potrebbe non essere la scelta più idonea per garantire il rispetto del supremo interesse dei minori coinvolti. In questi casi, il Tribunale competente, potrebbe emettere un provvedimento di affido esclusivo. Tale provvedimento viene emanato in tutti quei casi in cui uno dei genitori venga ritenuto inadeguato, pericoloso o assente. L’affidamento esclusivo è, pertanto, una misura straordinaria con la quale si attribuisce l’esercizio della responsabilità genitoriale ad un solo genitore, il quale sarà chiamato ad assumere autonomamente le decisioni ordinarie e più importanti riguardanti i figli minori – pensiamo agli ambiti educativi o sanitari – richiedendo l’approvazione di entrambi i genitori solo in casi straordinari. 

Pignoramento Immobiliare: Come Funziona e Come Difendersi

Il pignoramento immobiliare rappresenta una delle forme più incisive di espropriazione forzata previste dal nostro ordinamento giuridico, disciplinata dagli articoli 555 e seguenti del Codice di procedura civile. Si tratta di uno strumento che consente al creditore di aggredire i beni immobili del debitore inadempiente per ottenere la soddisfazione coattiva del proprio credito attraverso la loro vendita forzata.  A differenza del pignoramento mobiliare, che colpisce beni di natura mobile presenti nell'immediata disponibilità del debitore, e del pignoramento presso terzi, che si rivolge a crediti o somme di denaro in possesso di soggetti diversi dal debitore, l'espropriazione immobiliare presenta caratteristiche procedurali specifiche e tempi considerevolmente più lunghi. La recente Riforma Cartabia, entrata in vigore il 28 febbraio 2023, e il successivo Decreto Correttivo n. 164 del 31 ottobre 2024, hanno introdotto significative modifiche alla procedura, snellendo alcuni passaggi e riducendo i termini per l'adempimento di specifici oneri processuali.  L'impatto di questa procedura sui cittadini è particolarmente severo, considerando che spesso coinvolge l'abitazione principale del nucleo familiare. Tuttavia, il legislatore ha predisposto numerosi strumenti di tutela, sia di carattere sostanziale che processuale, che consentono al debitore di opporsi efficacemente alla procedura o di trovare soluzioni alternative che evitino la perdita dell'immobile. La conoscenza approfondita di tali meccanismi di difesa risulta fondamentale per chiunque si trovi a dover affrontare questa delicata situazione giuridica. 

La responsabilità civile e penale del medico.

A CURA DELL'AVV. GIACOMO FUSCALDO | COMPONENTE DEL GRUPPO DI RICERCA CIVILISTICO PRESSO UNIVERSITA' DELLA CALABRIA.

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Dichiarazione mendace in buona fede: conseguenze legali

Come facilmente intuibile le dichiarazioni mendaci sono definibili come le dichiarazioni che non corrispondono a verità. In ambito giuridico le dichiarazioni di tipo mendace non sempre comportano conseguenze legali pregiudizievoli per il dichiarante. Occorre, infatti, in ogni caso preliminarmente verificare e valutare se la dichiarazione mendace sia stata dal soggetto dichiarante resa in buona o cattiva fede, ossia se il soggetto che l’ha formulata lo abbia fatto con intento fraudolento ovvero per semplice negligenza. Nel secondo caso, la dichiarazione sarà tendenzialmente priva di effetti, mentre nel primo caso, ricorrendo gli ulteriori elementi costitutivi di volta in volta contemplati dalla legge penale, la dichiarazione mendace potrebbe addirittura concorrere a integrare fattispecie di reato e, conseguentemente, a seguito di un eventuale procedimento penale instaurato nei confronti del dichiarante comportare la pronuncia da parte dell’organo giurisdizionale di una sentenza di condanna.

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