Lesioni personali colpose: Come si valuta la colpa e quali sono le sanzioni

Nel concetto giuridicamente rilevante di malattia – diverso da quello accolto dal sapere medico-scientifico – rientrano le alterazioni funzionali dell’organismo che necessitano di particolari cure per essere guarite (quindi non tutte le alterazioni di natura anatomica, che, per contro, possono anche mancare). Le lesioni colpose sono un reato istantaneo, che quindi si consuma nel momento stesso in cui insorge la malattia.

Introduzione al concetto di lesioni personali colpose

Le lesioni personali colpose, regolate dall’art. 590 del Codice Penale, sono una fattispecie di reato contro la persona. In particolare, si tratta di un delitto posto dall’ordinamento a tutela del bene giuridico dell’incolumità personale e dell’integrità psicofisica. Questo reato è integrato quando un soggetto (il soggetto attivo), con la sua condotta, produce involontariamente ad un altro (il soggetto passivo) una malattia nel corpo o nella mente.

Nel concetto giuridicamente rilevante di malattia – diverso da quello accolto dal sapere medico-scientifico – rientrano le alterazioni funzionali dell’organismo che necessitano di particolari cure per essere guarite (quindi non tutte le alterazioni di natura anatomica, che, per contro, possono anche mancare). Le lesioni colpose sono un reato istantaneo, che quindi si consuma nel momento stesso in cui insorge la malattia.

Per questo, anche un singolo episodio può essere idoneo ad integrare il reato di lesioni. Le lesioni possono essere lievissime, lievi, gravi o gravissime, in base all’intensità dell’elemento soggettivo e alla gravità del danno. Le lesioni lievissime causano una malattia di durata inferiore a 20 giorni, mentre le lesioni lievi di durata tra i 20 e i 40 giorni. Le lesioni gravi e gravissime figurano come circostanze aggravanti del reato e causano rispettivamente un danno superiore a 40 giorni o inguaribile.

Quali sono le circostanze che possono portare a una condanna per lesioni personali colpose

Affinché ci possa essere condanna per lesioni personali colpose, devono essere quindi presenti i seguenti elementi:

  • Colpa del soggetto attivo
  • Condotta commissiva o omissiva del soggetto attivo
  • Evento di malattia nel corpo o nella mente del soggetto passivo
  • Querela della persona offesa valida e proposta entro i termini (tranne in alcuni particolari casi di lesioni personali gravi o gravissime, in cui il reato è procedibile d’ufficio).

Come si valuta la colpa e quali sono le sanzioni previste dalla legge

Possiamo parlare di reato colposo quando questo è stato commesso dall’agente “con colpa”. La colpa è un elemento soggettivo del reato che si integra quando questo, anche se previsto, non è stato voluto dal soggetto agente, ma si verifica lo stesso come conseguenza della sua azione o omissione.

Il soggetto agente è in colpa quando tiene una condotta o negligente, imprudente o imperita (in questo caso, si parla di “colpa generica”), oppure in violazione di leggi, regolamenti, ordini o discipline (“colpa specifica”).

La colpa si distingue quindi dagli elementi soggettivi del dolo e della preterintenzione. Il reato colposo può essere punito nell’ordinamento italiano con reclusione o multa, se si tratta di reato (come nel caso delle lesioni personali), o con arresto o ammenda, se si tratta di contravvenzione. Non è prevista la pena dell’ergastolo per reati colposi, ammessa solo per reati dolosi particolarmente gravi.

Quali sono le differenze tra lesioni personali colpose e dolose

Ciò che differenzia le lesioni personali dolose e colpose è proprio l’elemento soggettivo. Infatti, nel caso di lesioni personali dolose, il soggetto agente vuole l’evento, cioè la malattia nel corpo o nella mente, o comunque accetta il rischio che si possa verificare.

Nel caso di lesioni colpose, invece, il soggetto non vuole l’evento, ma questo si verifica lo stesso a causa di imprudenza, negligenza o imperizia, o per inosservanza di leggi, regolamenti, ordini o discipline. Anche le pene previste dall’ordinamento sono diverse in caso di lesioni personali dolose o colpose.

L’ipotesi non aggravata di lesioni personali dolose, infatti, è punita con la reclusione da sei mesi a tre anni, mentre le lesioni colpose non aggravate sono punite meno duramente, ovvero con la reclusione fino a tre mesi o la multa fino a 309 Euro. Le pene sono aumentate in entrambi i casi in presenza di lesioni gravi o gravissime.

Come si procede in caso di lesioni personali colpose e quali sono i passaggi da seguire

Se reputi di essere vittima di lesioni personali colpose, come prima cosa dovrai scegliere un Avvocato esperto in materia penalistica, affinché possa consigliarti e supportarti nel modo migliore nell’esercizio dei tuoi diritti Infatti, nel processo penale, non è consentito difendersi da soli e la difesa tecnica da parte di un Avvocato risulta obbligatoria. Proprio per questo, se anche non nomini un Avvocato di fiducia, te ne viene assegnato uno d’ufficio.

Nella maggior parte dei casi, è necessario che tu sporga querela presso un’autorità competente a riceverla, come il Pubblico Ministero, la Polizia Giudiziaria (Questura, Commissariati di Polizia e Stazioni dei Carabinieri) o un Agente Consolare all’estero. Con la querela (in forma scritta o orale), oltre a descrivere il fatto di reato, devi esprimere la volontà che si proceda in ordine al fatto e che si punisca il colpevole.

La querela deve essere presentata entro 3 mesi dall’avvenuta consapevolezza di aver subito un fatto di reato. Nel caso di lesioni personali colpose provocate da responsabilità medica, il termine decorre dal momento dell'avvenuta conoscenza dell’insorgenza della malattia, anche se non è ancora diventata irreversibile o permanente. Per far valere al meglio il tuo diritto e avere più possibilità che il giudizio si concluda a tuo favore, dovrai raccogliere tutti i documenti e le prove possibili relativi al tuo caso, naturalmente sempre secondo le indicazioni del tuo legale di riferimento.

Questo avrà premura di portarle all’attenzione dell’Autorità Giudiziaria competente, individuata dalla legge in base a criteri di funzione, materia e territorio. Nella maggior parte dei casi, le lesioni colpose sono di competenza del Giudice di Pace. Ricorda che puoi anche agire per il risarcimento dei danni patrimoniali (ad esempio, le spese mediche sostenute o la diminuzione della capacità di produrre reddito) e non patrimoniali (come la sofferenza psicologica). Infatti, se viene accertata la responsabilità dell’agente (anche se non c’è stata condanna), costui è tenuto a risarcire il danno.

Casi concreti di lesioni personali colpose e relative conseguenze giuridiche

Esempi di lesioni personali colpose possono essere quelle causate dal personale sanitario in caso di errore diagnostico od omissione dei controlli, se questi comportamenti hanno causato un aumento del tempo necessario alla guarigione del paziente. Un altro caso di lesione colposa si ravvede in caso di infortunio sul lavoro, quando il datore di lavoro ha omesso di mettere in atto misure di prevenzione nei confronti del lavoratore (a meno che la condotta dello stesso non sia stata “esorbitante”, dunque tale da creare un rischio eccentrico rispetto alla sfera di rischio governata dal datore di lavoro).

Altre ipotesi di lesioni colpose sono quelle in cui il titolare della posizione di garanzia (come il padrone di un cane, l’amministratore di condominio, il gestore di una pista da sci o il dirigente scolastico) non abbia impedito il verificarsi di un evento che aveva l’obbligo giuridico di impedire.

Un’ipotesi specifica di lesioni colpose, prevista da un articolo apposito del Codice Penale, sono le lesioni personali stradali gravi o gravissime: in questo caso, le lesioni personali colpose gravi o gravissime sono causate dalla violazione di norme sulla circolazione stradale. Le pene sono ulteriormente aggravate se tali lesioni sono commesse da un soggetto che si è posto alla guida di un veicolo a motore in stato di ebbrezza alcolica o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti o psicotrope, o in altri casi di violazioni particolarmente gravi.

Come difendersi da una accusa di lesioni personali colpose e quali sono le possibilità di ricorso

Se sei indagato o imputato per lesioni colpose, puoi cercare di essere assolto dimostrando ad esempio che il fatto non è mai avvenuto o non sei stato tu a commetterlo. Puoi anche dimostrare che il fatto non costituisce reato, per mancanza dell’elemento soggettivo o oggettivo dello stesso, o la presenza di una causa di giustificazione (come la legittima difesa, il consenso dell’avente diritto, l’esercizio di un diritto o l’adempimento di un dovere).

Ci sono molti altri profili che possono essere esaminati in riferimento alla tua non imputabilità o non punibilità, o ancora alla non rimproverabilità del fatto (si parla in quest’ultimo caso di “cause di esclusione della colpevolezza”). Per diminuire invece la tua pena in caso di condanna, puoi far leva sull’applicazione delle circostanze attenuanti, oppure far ricorso ad un procedimento speciale, come il giudizio abbreviato o il patteggiamento. In ogni caso, ricorda che non ci può essere condanna se la tua colpevolezza non è stata accertata “oltre ogni ragionevole dubbio”.

Questo significa che se la prova manca, è insufficiente o è contraddittoria, il Giudice pronuncia sentenza di assoluzione. L’eventuale sentenza di condanna potrà, infine, essere impugnata nei successivi gradi di giudizio.

Domande frequenti sulle lesioni personali colpose e sulla loro gestione giuridica

Spesso le vittime di lesioni personali colpose si chiedono come procedere giudizialmente, quanto tempo hanno per farlo, come raccogliere le prove, se devono presenziare o meno nel procedimento penale, oppure come e in quanto tempo potranno ottenere il risarcimento del danno.

Dall’altro lato, gli indagati o imputati in un procedimento per lesioni colpose si interrogano su come difendersi nel modo migliore, su quali attenuanti fare leva, come eventualmente dimostrare la loro innocenza e quale pena rischiano di dover scontare.

Come contattare un avvocato specializzato in lesioni personali colpose

Se ritieni di essere vittima di un reato di lesioni personali e intendi agire penalmente verso il soggetto agente, magari anche richiedendo il risarcimento del danno, o se invece sei indagato o imputato in un procedimento penale per reato di lesioni e vuoi difenderti, hai necessità di affidarti ad un ottimo Avvocato.

L’Avvocato saprà rispondere nel dettaglio a tutti i dubbi elencati nel precedente paragrafo e a qualsiasi altra domanda che possa venirti in mente sulla specifica situazione in cui ti trovi. Inoltre, saprà assisterti con prontezza e strategia in tutte le fase del procedimento.

Se hai necessità di avere assistenza legale specializzata per agire nel modo migliore, puoi far riferimento agli Avvocati che fanno parte del network di AvvocatoFlash: sul relativo portale, potrai trovare tanti Avvocati specializzati e di comprovata esperienza in materia penalistica e scegliere tu stesso il professionista a cui rivolgerti. In questo modo, potrai ottenere un parere da remoto o in studio sulla tua situazione, nonché assistenza legale di qualità nel corso di tutto il procedimento.

Conclusioni

Per concludere, il reato di lesioni personali colpose danneggia l’integrità fisica e/o psichica di un individuo, ed è per questo un reato contro la persona, che, come tale, deve essere trattato con particolare sensibilità e accortezza. Inoltre, l’accertamento della colpa può spesso risultare complesso, presentando profili particolari anche in relazione a specifiche casistiche, su cui si è pronunciata la Corte di Cassazione.

In ogni caso, ciascuna fattispecie di reato presenta particolari specificità, che devono essere analizzate nel dettaglio, proprio perché possono “fare la differenza”. Per tutti questi motivi, è necessario trattare la materia con estrema cautela e rivolgersi con la massima tempestività – considerate anche le tempistiche ristrette per la proposizione della querela – ad un professionista specializzato in materia penalistica.