Cos’è il libretto postale?

Il libretto postale è un prodotto di Poste Italiane che consente di raccogliere i risparmi. Vediamo in dettaglio quali sono le funzionalità, i vantaggi e gli svantaggi.

cos'è un libretto postale

1. Libretto postale

Il libretto postale consente a tutte le persone che non vogliono avere tanto denaro liquido, di depositarlo in un libretto ed utilizzarlo all’occorrenza mediante prelievo. Il libretto può essere intestato sia ad una persona singola sia a più persone, fino ad un massimo di quattro cointestatari, con uguali diritti salvo patto contrario.

Il libretto aperto a favore di un minorenne non può essere cointestato con il minorenne e verrà gestito dal genitore.

Il libretto postale non prevede alcun costo: né di apertura, né di gestione, né di chiusura. Restano salvi i costi fissi:

  • tassazione del 26% sugli interessi;
  • 1,55 euro per il duplicato del libretto smarrito;
  • qualora la somma depositata sia superiore a 5000 euro, si dovrà pagare, una volta soltanto, un’imposta di bollo di 34,20 euro per le persone fisiche e 100 euro per le persone giuridiche.

Al titolare del libretto postale spetta anche la titolarità della cosiddetta carta libretto, che può essere richiesta sia all’apertura del libretto, sia successivamente, tranne nel caso di libretto postale smart, in cui la carta libretto sarà consegnata contestualmente all’apertura del libretto. 

Per coloro che utilizzano la carta libretto per ritirare la pensione è prevista anche un’assicurazione gratuita contro il furto di contante fino a 700 euro quando il denaro venga rubato nelle due ore successive al prelievo. La carta libretto consente le comuni operazioni di prelievo di contante con alcuni limiti: la somma massima giornaliera sarà di 600 euro e mensile di 2500 euro (per i minori dai 20 ai 40 euro giornalieri e dai 200 ai 400 euro mensili) fino ad un massimo di 40 operazioni, dopodiché la persona sarà obbligata ad aggiornare il libretto presso uno sportello.

2. Come funziona il libretto postale

Una persona può aprire un libretto postale ed iniziare a versare su di esso piccole o grandi somme di denaro. Le stesse, saranno disponibili in qualunque momento e sulla somma depositata si percepiranno interessi annui. Se però sul libretto viene a risultare una somma pari o inferiore a 250 euro e, nell’arco di 5 anni consecutivi, non si registra alcuna operazione sia in termini di prelievo che di deposito, esso cessa di produrre interessi.

Gli stessi riprenderanno al verificarsi di una operazione. Nel caso invece in cui un libretto non venga movimentato per oltre 10 anni e contenga una somma superiore a 100 euro, il libretto verrà estinto e la relativa somma confluirà nel Fondo Rapporti Dormienti. È possibile tuttavia recuperare la somma attraverso una richiesta consegnata a mano o spedita tramite raccomandata a/r alla Consap.

3. I diversi tipi di libretto postale

Esistono diversi tipi di libretto postale:

  • Libretto postale nominativo ordinario: può essere intestato sia a persone fisiche che giuridiche. Sul libretto nominativo ordinario è anche possibile accreditare la pensione INPS e INPDAP e quest’ultima, in caso di intestatario inadempiente alle sue obbligazioni risulta pignorabile, ma soltanto nei limiti consentiti dalla legge e in ogni caso con l’obbligo precipuo di salvaguardare il minimo ritenuto indispensabile per vivere.
  • Libretto postale al portatore: è intestato alla persona che ne chiede l’apertura, maggiorenne e capace di intendere e di volere. Tutte le operazioni possono però essere compiute da chiunque ne abbia il possesso, salvo i casi di furto o smarrimento debitamente denunciati. Il deposito massimo consentito è di 999,99 euro. I libretti postali di questo tipo non vengono più emessi e quelli emessi precedentemente dovranno essere chiusi entro il 31 dicembre 2018
  • Libretto postale smart: può essere intestato solo a favore di persone fisiche maggiorenni ed ogni persona può essere intestataria di un solo libretto postale. Di conseguenza se una persona è già titolare di un libretto postale ordinario, non potrà chiedere l’apertura di un libretto postale smart, ma solo la trasformazione del libretto ordinario in libretto smart. Con il libretto postale smart è possibile ricevere bonifici ed eseguire disposizioni.

4. Vantaggi nel possedere un libretto postale

I vantaggi sono notevoli:

  • I soldi investiti all’interno del libretto sono pressoché sicuri: un eventuale fallimento della società Poste Italiane non farà perdere i risparmi.
  • La maggior parte delle operazioni potranno essere effettuate presso qualunque ufficio o sportello.
  • Tutte le pratiche amministrative relative alla gestione sono completamente gratuite.
  • È sempre possibile fare una registrazione online e controllare periodicamente lo stato dei risparmi.

5. Rischi nel possedere un libretto postale

I rischi sono relativamente bassi ma è utile conoscerli:

  • L’ente emittente potrebbe procedere, previa comunicazione all’intestatario, ad una variazione dei tassi di rendimento annuo in relazione all’andamento del mercato.
  • La natura cartacea del libretto lo espone ai rischi di furto e smarrimento.
  • Il libretto non ha le stesse funzionalità di un conto corrente.
  • Per alcune pratiche è necessario recarsi esclusivamente presso l’ufficio postale che ha emesso il libretto.

6. Come funziona la delega del libretto postale?

Può accadere che il soggetto intestatario del libretto postale voglia o debba (per cause di forza maggiore) delegare alle operazioni economiche da svolgere un altro soggetto. Attualmente tale possibilità è assolutamente pacifica e ha quale conseguenza il fatto che il soggetto delegato (o uno dei soggetti delegati, nell’eventualità siano più di uno, potendone essere nominati fino a quattro) potrà rappresentare il soggetto titolare del libretto nei rapporti intercorrenti tra quest’ultimo e l’ente Poste Italiane.

Al fine di conferire la delega il titolare del libretto dovrà recarsi presso la sede nella quale è avvenuta l’apertura del rapporto e compilare apposito modello. Il documento da ultimo citato potrà, in ogni caso, anche essere scaricato direttamente da internet connettendosi al sito di Poste Italiane e dovrà essere sottoscritto sia dal titolare del libretto sia dal delegato. Le operazioni di sottoscrizione dovranno avvenire presso lo sportello di radicamento del rapporto in presenza tanto del delegante e dei delegati, che apporranno le relative sottoscrizioni di fronte al personale dell’ufficio postale adibito a ricevere la documentazione. Tutti i soggetti coinvolti nell’operazione di delega descritta devono necessariamente avere la piena capacità di agire.

La delega può essere conferita per il compimento di una o più operazioni ed avere, così, carattere speciale (o, meglio, temporaneo) ovvero generale (rectius permanente). In entrambi i casi deve contenere alcune informazioni necessarie (nome, cognome, indirizzo, data di nascita, codice fiscale e numero identificativo del documento di riconoscimento) riguardanti, da un lato, la persona del delegante e, dall’altro, il delegato. Invero, di norma la delega permanente viene conferita già in sede di apertura del libretto, ma nulla vieta che il conferimento possa avvenire in un momento successivo.

Apponendo le sottoscrizioni richieste, ricevute dall’operatore dell’ente Poste, il delegato è considerato a tutti gli effetti soggetto autorizzato a procedere direttamente sul controllo del libretto e non sarà, conseguentemente necessario che egli presenti apposita delega (specie quando sia delegato in virtù di una delega di tipo permanente) ogniqualvolta debba compiere una singola operazione. Vediamo ora, tuttavia, quali siano le operazioni in concreto attuabili dal soggetto delegato. Per quanto attiene alla delega temporanea, tendenzialmente la sua efficacia si estingue non appena si è compiuta l’operazione per la quale è stata espressamente conferita. In caso di delega permanente, invece, tendenzialmente occorre distinguere a seconda che il libretto postale emesso sia di tipo “dematerializzato” ovvero di tipo “cartaceo”.

Mentre il titolare del libretto cartaceo potrà indicare eventuali limiti al potere di rappresentanza conferiti al soggetto delegato, nel caso del libretto dematerializzato egli potrà conferire solo una delega di ordine generale ad effettuare operazioni sul rapporto. Tant’è che in detta ultima ipotesi il delegato riceverà una copia del Libretto a sé intestata. In definitiva, il delegato potrà effettuare, in nome e per conto dell’intestatario, tutte le operazioni che sono a questi consentite, salvo quelle che siano state esplicitamente escluse nel libretto cartaceo mediante la previsione di appositi limiti al potere di rappresentanza. Infine, è ben possibile che il soggetto delegante decida di revocare la delega conferita ai delegati o che siano questi ultimi a volervi rinunziare.

Ci si chiede, quindi, quali siano i risvolti applicativi di tali dichiarazioni di volontà nei confronti dell’ente Poste italiane. Invero, sembra ormai assodato che revoca e rinuncia non saranno opponibili a Poste Italiane (e, pertanto, le operazioni medio tempore compiute dai delegati e registrate resteranno del tutto valide ed efficaci) finché non sarà fatta pervenire presso lo sportello dell’ufficio presso il quale è avvenuta l’apertura del rapporto la relativa documentazione scritta e sottoscritta. La presentazione potrà avvenire o presentandosi direttamente di persona per il deposito ovvero mediante invio a mezzo di raccomandata con avviso di ricevimento. La revoca esplicherà i suoi effetti dal giorno successivo rispetto a quello in cui verrà ricevuta e solo da quel momento sarà, pertanto, da quel momento opponibile a Poste Italiane.

Fonti normative

lg. n.269/2003 art. 5, comma 11 lett. a), b), c)

Ministero dell’Economia e delle Finanze del 06.10.2004 art. 7 e ss.lgs. 231/2007 art.49

Artt. 1835-1836 c.c.

Legge 266/2005

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