Come pagare delle multe arretrate?

Le multe conseguenti a contravvenzioni del codice della strada prevedono determinati termini per il loro pagamento. Il mancato pagamento di multe, nei termini ordinari, comporta una serie di conseguenze negative per il cittadino. Vediamo di seguito come procedere alla regolarizzazione delle multe arretrate.

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1. I termini di pagamento delle multe

Quando si riceve una multa sicuramente non è mai un lieto evento, tanto è la tentazione di non aprire quella fatidica busta verde ricevuta. Tuttavia, ci tocca scoprire il contenuto della busta per cui, controllato l’importo delle sanzioni e verificato il tipo di violazione commessa - ad esempio: per un parcheggio in sosta vietata; per un sorpasso eseguito su di un tratto di carreggiata in cui è vietato; il mancato uso di cinture di sicurezza; il superamento dei limiti di velocità; uso alla guida del cellulare - la prima domanda che ci viene in mente è “quanto tempo ho per pagare?”.

Orbene, in linea generale, i termini sono di 5 e 60 giorni:
Entro i 5 giorni dalla notifica: si ha la possibilità di pagare con una riduzione sull’importo di circa il 30%, di regola gli importi scontati sono specificati nella multa medesima;
Entro 60 giorni dalla notifica, o meglio entro i successivi 55 giorni ( 60 – i primi 5 giorni per il pagamento scontato = 55), si potrà pagare in misura ridotta. Per il pagamento viene allegato un bollettino, di solito premarcato di tutti gli elementi che individuano l’infrazione;
Dal 61 giorno dalla notifica si dovrà pagare la misura ordinaria + maggiorazioni ed interessi di mora
• In alternativa al pagamento si potrà tentare di proporre il ricorso a carattere amministrativo, dinanzi al Prefetto entro 60 giorni, ovvero ricorso di tipo giurisdizionale, entro 30 giorni, davanti al Giudice di Pace.

Decorsi inutilmente tali termini, perché non abbiamo pagato la nostra - è proprio il caso di dire - “cara” multa, le somme vengono iscritte al ruolo c/o l’Agenzia delle Entrate e da questo momento sarà l’Agenzia medesima competente per la riscossione, oppure affidate a società a tanto autorizzate.

2. Estinzione e prescrizione delle multe

Una speranza che ci rimane, per evitare il pagamento, è che la multa ci sia notificata oltre il termine di 90 giorni dalla infrazione (n. b. il momento dell’infrazione viene inteso come momento in cui la pubblica amministrazione è posta in grado di provvedere alla esatta identificazione della stessa), ovvero sia decorso il termine necessario per la loro prescrizione.
I 90 giorni per la notifica sono un termine perentorio, il cui mancato rispetto estingue l’obbligo. Con la prescrizione, invece, si perde la possibilità di esercitare un diritto, o meglio essa rappresenta un modo di estinzione del diritto causato dal decorso del tempo, senza che il titolare del diritto stesso lo faccia valere. I termini di prescrizione sono previsti dalla legge.
Per le multe, l’art. 209 del Codice della Strada ci dice che "la prescrizione del diritto a riscuotere le somme dovute a titolo di sanzioni amministrative pecuniarie per violazioni previste dal presente codice è regolata dall'art. 28 della legge 24 novembre 1981, n. 689". Ciò significa che il diritto delle autorità pubbliche a riscuotere il pagamento di multe arretrate si prescrive in 5 anni dal giorno in cui è stata commessa l’infrazione.

Tuttavia la prescrizione viene interrotta dalla notifica della multa stessa, per cui da questo momento ripartono nuovamente i termini di prescrizione, cioè dalla notifica dovranno decorrere altri 5 anni, e sempre che non vengano notificate, nel frattempo, ulteriori richieste di pagamento, le quali faranno decorrere nuovi termini. Pertanto, se la multa non è stata notificata correttamente o mai notificata, l’obbligo di procedere al pagamento si estingue, ma qualora la notifica fosse regolare allora è necessario provvedere nel minor tempo possibile all’adempimento di tale pena pecuniaria.
Uno dei motivi che spinge il cittadino a risolvere immediatamente la situazione è la possibilità di usufruire di uno sconto sull’importo finale (di norma il 30%): una sorta di premio per chi provvede subito al pagamento, con una riduzione della cifra indicata nell’atto. Al contrario nel momento in cui una persona lasci passare i 60 giorni dalla corretta notifica del verbale, per l’adempimento, verrà inviato un “avviso bonario” che invita il cittadino a pagare la multa entro ulteriori 30 giorni, senza alcuna maggiorazione (eccetto i 15 euro della notifica dell’avviso). Se anche dopo tale atto si decide di non pagare la multa, si può incorrere nell’ingiunzione di pagamento da parte della pubblica autorità, che spesso affida tale compito ad una società esterna all’uopo autorizzata alla riscossione.

3. Quali conseguenze comporta il mancato pagamento di multe arretrate?

Si apre un ampio ventaglio di conseguenze per chi non provvede al pagamento di multe arretrate. Ad esempio vi potrebbe costare fino al doppio del costo della multa iniziale (dipende dal tipo di sanzione) più circa 10,00€ per le spese della cartella esattoriale. Se la sanzione non viene pagata questa verrà incrementata del 10% ogni 6 mesi di ritardo.

Ma oltre all’incremento dell’importo totale dovuto alla mora di pagamento, possono verificarsi altre spiacevoli conseguenze (anche poco conosciuta) come lo stop al passaporto. Questo avviene tuttavia nei casi di multe arretrate consistenti in pene pecuniarie in caso di delitti applicate da un Giudice e non in caso di ammende (pene pecuniarie in caso di contravvenzione amministrativa, come nei casi di violazione delle norme del codice della strada). Perciò in caso di rinnovo o di semplice possesso del passaporto, questo documento potrebbe non essere rilasciato o addirittura revocato, se dai registri risulta che il cittadino ha in sospeso delle multe. In questi casi come si recupera il passaporto? Innanzitutto occorre saldare il debito rivolgendosi all’ufficio recupero crediti del tribunale che ha emesso la condanna; una volta adempiuto occorre recarsi nuovamente in tribunale a provare di essere in regola con i pagamenti. Solo allora arriverà il nulla osta dell’ufficio recupero crediti e si potrà riottenere il passaporto.
Per le multe a carattere amministrativo, cioè conseguenti alla violazione del codice della strada, le conseguenze per il mancato pagamento sono varie. Sicuramente, tra gli strumenti più utilizzati dalla amministrazione pubblica per ottenere il pagamento vi è il tanto temuto “fermo amministrativo del veicolo”.

4. Come procedere al pagamento delle multe

La conoscenza della singola infrazione stradale commessa avviene in due modi, ossia:
1) con la contestazione immediata, che si ha quando veniamo fermati da un organo accertatore (polizia municipale, carabinieri, polizia statale ecc..), perché, diciamo, colti sul fatto, e dunque ci contestano con immediatezza l’infrazione commessa, facendoci firmare il noto “verbale”, e rilasciando una copia.
Lo stesso verbale di solito viene successivamente notificato al nostro domicilio, ma, tuttavia, il termine di 90 giorni per ricevere la multa è automaticamente rispettato, in quanto è l’organo accertatore che lo consegna direttamente nelle nostre mani. Pertanto i termini per proporre un ricorso decorrono dalla contestazione stessa;
2) la contestazione in differita, si ha quando non è stato possibile identificare subito il trasgressore e, pertanto, la pubblica amministrazione dovrà provvedere alla identificazione in differita e notificare il verbale entro i 90 giorni dall’accertamento, pena l’estinzione della multa (si pensi alle violazionI accertate tramite i sistemi di rilevamento SICVE, il c.d. “tutor”).

Orbene, in questi due casi sarà semplice la scelta se procedere al pagamento immediato, magari usufruendo dello sconto previsto o della riduzione, oppure, con l’aiuto di un avvocato, se optare per un ricorso sussistendone i motivi.
Quando parliamo di multe arretrate, invece, ci riferiamo alle infrazioni multiple o singole che spesso ci vengono notificate nella famosa “cartella di pagamento”, con un riepilogo delle multe a proprio carico, da un organo autorizzato alla riscossione o dalla Agenzia delle Entrate (ormai subentrata ad Equitalia).

In questi casi dobbiamo fare una serie di valutazioni.
Innanzitutto, non bisogna dimenticare che il mancato pagamento può comportare spiacevoli sorprese, tra queste il più gettonato, con tutte le conseguenze che esso comporta, è dato, come detto, dal fermo amministrativo. Proprio per questo occorrerà verificare, preferibilmente con l’ausilio di un avvocato: se le multe richiamate nella cartella siano state già pagate; se siano state o meno notificate; se siano stati rispettati i termini di 90 giorni per la notifica dei verbali; come pure se non sia, nel frattempo, intervenuta la prescrizione.
Qualora vi sia uno dei suddetti motivi, evidentemente, ci sono buone ragioni per proporre un ricorso al Giudice di Pace contro la cartella entro 30 giorni.

Qualora, invece, le multe siano in regola sotto ogni aspetto non rimane che pagarle. Il pagamento potrà avvenire a mezzo il bollettino postale precompilato ed allegato alla cartella stessa. Quando non abbiamo la possibilità di adempiere in un'unica soluzione, di regola è sempre possibili richiedere un rateizzo.
Anzi. tale possibilità viene indicata nella cartella stessa, ma, in mancanza, nulla vieta sia richiesto un rateizzo all’ente che procede alla riscossione o alla Agenzia delle Entrate, qualora sia questa ad occuparsene. In tali casi il pagamento potrà avvenire a mezzo MAV precompilati, o attraverso vari strumenti tra cui bonifici, carte prepagate, carte di credito, bollettini postali, addebito sul conto corrente, e dunque con i sistemi di pagamento elettronici previsti dalla pubblica amministrazione, ma anche tramite gli sportelli della Agenzia delle Entrate.

Un altro metodo è lo sportello digitale, laddove collegandosi al sito della Agenzia delle Entrate ed inserendo le proprie credenziali nell’area di accesso, troveremo varie opzioni di pagamento.

4.1 Condono multe, bollo auto e tributi Sanatorie e rottamazioni

In ultimo, non va tralasciato di ricordare che nel decreto fiscale del 2019 è stato previsto il condono, con stralcio automatico, da parte dello Stato di tutti i debiti fino ad euro 1.000,00 (mille), notificati dall’anno 2000 e fino al 2010, tra questi i debiti per multe e/o bollo auto non pagati.
Inoltre, negli ultimi anni, il Governo ha previsto una serie di sanatorie comportanti una vera è propria rottamazione delle multe, e consistenti in forme di definizione agevolata nei pagamenti, offrendo così la possibilità ai cittadini di procedere all’estinzione di queste pene pecuniarie senza sanzioni o interessi di mora causati dal ritardo. L’ultima è stata prevista nel decreto fiscale 2019, le cui domande dovevano essere presentate entro il 31/07/2019, c.d. rottamazione ter. Al momento, è al vaglio alla Camera un possibile nuovo condono e rottamazione (quater).

Fonti normative

Art. 209 Codice della Strada: Prescrizione

Decreto Legge 119/2018: Definizione agevolata

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Avvocato Marco Mosca

Marco Mosca

Sono l'Avv. Marco Mosca ed opero da 12 anni nel campo giuridico. Ho maturato una significativa esperienza in molti settori del diritto, in particolare nell'ambito della materia societaria e di tutto ciò che ad essa è collegato. Pertan ...