Come evitare lo sfratto per morosità consigli utili per gli inquilini

In un altro articolo si è avuto modo di analizzare l’istituto giuridico dello sfratto per morosità, descrivendone, in particolare, i presupposti applicativi e l’iter procedimentale.

In questa sede, invece, si vorrebbe tentare di fornire un quadro complessivo di consigli utili al fine di evitare di essere destinatari di uno sfratto per morosità, in specie in periodi in cui le difficoltà economiche potrebbero essere particolarmente accentuate e rischierebbero di non consentire all’inquilino di adempiere ai propri obblighi derivanti dal contratto di locazione. Vediamo nel prosieguo di cosa si tratta.

Conoscere i propri diritti

Conoscere i propri diritti consente al conduttore di adottare le decisioni più opportune al fine di difendersi a fronte dell’eventuale intimazione di sfratto per morosità.

E’ di tutta evidenza, pertanto, che conoscere il ventaglio delle opportunità garantite dalla legge assume per l’inquilino, per quanto moroso, carattere fondamentale, ivi compreso per quanto attiene alle diverse opzioni che gli si prospettano al fine addirittura di evitare di giungere a tal punto.

Effettuare pagamenti puntuali

Al fine di evitare che il proprietario-locatore decida di sfrattarlo è necessario che l’inquilino provveda ad effettuare pagamenti puntuali. In proposito si rammenta, infatti, che al momento della conclusione del contratto di locazione dell’immobile le parti convengono, tra l’altro, l’importo del canone mensile che il conduttore deve corrispondere e la scadenza mensile (di solito indicata in un giorno determinato e fisso del mese, ad es. sempre il 15) alla quale il pagamento deve essere effettuato.

Ove il conduttore rispetti i termini fissati per l’adempimento non ha nulla da temere, in quanto non fornirà appiglio alcuno al proprietario per intimargli lo sfratto per morosità.

Richiedere un rinvio del pagamento in caso di difficoltà temporanee

Nonostante quanto premesso nel paragrafo precedente, può accadere che il conduttore si trovi per le più svariate ragioni al momento dell’approssimarsi della scadenza prevista per i pagamenti in difficoltà temporanee, specie in periodi come quello attuale in cui le congiunture economiche non sono delle più favorevoli.

Cosa fare, dunque, qualora ciò accada?

Il primo consiglio che si può dare all’inquilino è fuor di dubbio quello di contattare il proprietario dell’immobile e rappresentargli la situazione in cui concretamente versa e che non ha la possibilità di adempiere nei termini concordati nel regolamento contrattuale, chiedendogli un differimento del pagamento.

Si rammenta, infatti, che tutte le previsioni del regolamento contrattuale, comprese quelle attinenti alle scadenze previste per i singoli pagamenti, sono frutto di un accordo tra proprietario e inquilino e, quindi, ove si rinvenga la disponibilità dall’altra parte ad acconsentire ad una dilazione per il saldo del canone mensile non si potranno configurare particolari problemi. Ogni decisione frutto di accordo è, infatti, rimessa alla più ampia disponibilità delle parti.

Se il proprietario acconsente al rinvio del pagamento del canone (o dei canoni, se sono più di uno, ma pur sempre limitati nel tempo) sarà sufficiente che l’inquilino corrisponda l’importo entro il nuovo termine pattuito per evitare di incorrere in qualsivoglia tipo di conseguenza giuridicamente rilevante. Sul punto, è bene, tuttavia, precisare che in caso di ritardo di pagamenti il proprietario ben potrebbe chiedere che gli venga corrisposto anche un importo a titolo di interesse, che andrà a sommarsi al canone locatizio.

Contattare il proprietario in caso di difficoltà economiche

Qualora il conduttore si renda conto di non poter adempiere alla propria obbligazione di corresponsione dell’affitto mensile la prima cosa che gli si può consigliare di fare è quella di contattare il proprietario dell’immobile locato e renderlo edotto delle proprie difficoltà economiche, onde verificare la disponibilità da parte di quest’ultimo concordare una soluzione che possa in qualche modo soddisfare le esigenze di entrambe le parti.

Richiedere agevolazioni e sostegni

Il legislatore ha, peraltro, negli ultimi anni previsto, in ragione della congiuntura economica diffusa sfavorevole, una serie di agevolazioni e sostegni al fine di supportare gli inquilini in difficoltà. Tra quelle introdotte negli ultimi anni si rammentano a titolo esemplificativo il bonus affitti, il bonus prima casa, l’assegno unico universale erogato dall’INPS.

Il consiglio che si può fornire ai conduttori che attraversino frangenti di difficoltà economica è quello di valutare tutte le forme di sostegno previste al momento e verificare se soddisfi tutti i requisiti per la relativa concessione e, ove così effettivamente fosse, procedere senza indugio a formulare la richiesta.

Ricorrere a servizi di assistenza legale

In ogni caso, è sempre e comunque consigliabile rivolgersi ad un avvocato che si occupi della materia specifica ed il quale, valutate le peculiarità del caso concreto, possa fornire un parere circa le soluzioni preferibili da seguire, onde consentire all’inquilino di evitare lo sfratto per morosità.

Prendersi cura della casa in affitto

Tra le diverse opzioni che si prospettano all’inquilino al fine di evitare che il proprietario di casa gli intimi lo sfratto qualora si renda moroso di uno o più canoni vi è quella di effettuare interventi di manutenzione ai locali dell’immobile abitato. In sostanza, su accordo con il locatore l’inquilino può offrire di sostituire la prestazione economica corrispondente ad uno o più canoni mensili con opere materiali volte alla manutenzione e/o ristrutturazione dell’immobile locato.

Si tratta, in concreto, di proporre in alternativa alla corresponsione dell’importo di denaro pattuito l’effettuazione di opere di valore pari al quantum effettivamente dovuto. Va da sé che, trattandosi di una soluzione che non corrisponde all’adempimento previsto come da contratto, è necessario che il proprietario non solo acconsenta, ma abbia, altresì, l’opportunità di vagliare il tipo di lavori offerti onde accertare se rispondano ai propri effettivi interessi.

Comunicare eventuali problemi al proprietario

Sembra, inoltre, opportuno, in qualsiasi momento si renda necessario, cercare un contatto diretto con il proprietario dell’immobile locato, al fine di rappresentagli l’insorgenza di qualsivoglia eventuale problema sia connesso all’immobile locato sia legato all’insorgenza di questioni di tipo economico, che, come si è già avuto modo di accennare, impediscano anche il solo temporaneo pagamento dei canoni pattuiti.

Evitare comportamenti che possano recare disturbo al vicinato

Si raccomanda, tra l’altro, di tentare in qualsiasi momento di mantenere una vita condominiale rispettosa degli altri condomini nonché dei vicini, evitando comportamenti che possano arrecare loro ingiustificato disturbo.

Mantenere un contenimento adeguato al contesto condominiale, infatti, può consentire al proprietario di casa di valutare in maniera favorevole l’inquilino e, magari, anche avere un occhio di riguardo nei suoi confronti ove, per le più svariate ragioni, si trovi nell’impossibilità momentanea di rispettare in maniera puntuale le scadenze previste per la corresponsione dei canoni di locazione, così diminuendo le possibilità che possa risolversi nel senso di intimargli lo sfratto per morosità.

Comprendere i termini del contratto d’affitto

Al fine di evitare di incorrere nel rischio di vedersi intimare lo sfratto per morosità occorre, tra l’altro, che il conduttore-inquilino abbia modo di comprendere pienamente tutti i termini e le previsioni dedotti nel contratto di locazione concluso e sottoscritto.

Nel contratto, infatti, deve essere specificamente indicato ogni dato rilevante ai fini dell’esecuzione dello stesso, comprese le modalità nonché la scadenza mensile prevista per i pagamenti e l’eventuale previsione di margini dilatori.

Di norma tale informazione fornita mediante indicazione de giorno esatto entro il quale il canone deve essere versato viene indicato con l’indicazione del giorno fisso (per esempio, ogni 15 del mese). Inoltre, è opportuno che l’inquilino verifichi se il contratto preveda anche l’eventuale previsione di interessi moratori per il ritardo nei pagamenti e le conseguenze connesse al mancato pagamento dei canoni mensili.

Mantenere una comunicazione aperta con il proprietario

Fondamentale è mantenere una comunicazione il più aperta possibile con il proprietario di casa, in quanto il confronto costante e continuo consente ad ambo le parti di sondare e valutare le reciproche esigenze. Ciò consente alle parti di trovare un possibile punto di incontro ed individuare soluzioni che soddisfino entrambi o, comunque, che non rischino di pregiudicarli.

Conclusione

In conclusione, è possibile sottolineare come gli inquilini possano seguire una serie di accorgimenti utili onde evitare di incorrere nel rischio di vedersi intimare lo sfratto per morosità, a partire da una corretta e approfondita comprensione e conoscenza del regolamento contrattuale e delle conseguenze derivanti da un inadempimento degli obblighi dallo stesso impostigli.

Ove, peraltro, nonostante tutto avesse ancora dubbi è sempre preferibile rivolgersi ad un avvocato esperto in materia.

Avvocato Chiara Biscella

Chiara Biscella

Dopo la laurea in giurisprudenza presso l'Università degli studi dell'Insubria e il conseguimento del diploma presso la Scuola di specializzazione per le professioni legali dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, ho intrapreso, ment ...