Cittadinanza italiana per matrimonio

Scopri come ottenere la cittadinanza italiana attraverso il matrimonio con un cittadino italiano. Informazioni su requisiti, documentazione necessaria e procedure legali per facilitare il tuo percorso verso la cittadinanza.

Cosa significa la cittadinanza italiana per matrimonio

La cittadinanza italiana si acquisisce di norma qualora si nasca o si venga adottati da cittadini italiani (si parla in questo caso di cittadinanza iure sanguinis). La possibilità di acquisire la cittadinanza italiana iure soli, ossia quando si nasca in Italia, assume, al contrario, carattere del tutto residuale, essendo limitata alle ipotesi in cui il soggetto nasca su territorio italiano:

  • da genitori apolidi;
  • se i genitori sono ignoti;
  • se i genitori, in base alla legge dello Stato di provenienza, non possono trasmettere la propria cittadinanza al figlio.

Ciò premesso, è opportuno precisare che sussistono, tuttavia, delle ipotesi in cui la cittadinanza italiana può essere ottenuta dal soggetto straniero anche in virtù di altre circostanze tassativamente previste dalla legge. Uno dei casi previsti è quello dell’ottenimento della cittadinanza italiana per matrimonio. Si tratta, invero, della forma di acquisto della cittadinanza da parte del soggetto, cittadino straniero o apolide, coniuge di cittadino italiano che risulti essere in possesso dei requisiti previsti dalla legge (la disciplina di riferimento è, invero, contenuta negli articoli 5-6 della Legge 5 febbraio 1992, n. 91) e a condizione che non sussistano motivi ostativi al fine del rilascio del provvedimento da parte del Ministero dell’Interno.

Nel prosieguo della trattazione si cercherà di fornire il quadro relativo ai requisiti e alle condizioni richieste dalla legge per l’ottenimento della cittadinanza italiana per residenza, ai documenti da presentare al fine della presentazione della domanda e alla relativa procedura, ai tempi di lavorazione da parte dell’Amministrazione competente ai fini del rilascio, alle eventuali problematiche e soluzioni che si possono presentare lungo l’iter procedimentale che conduce alla concessione della cittadinanza.

Requisiti generali per ottenere la cittadinanza italiana tramite matrimonio

La legge prevede una serie di requisiti generali che devono essere posseduti dal soggetto che desideri chiedere e ottenere il rilascio della cittadinanza italiana per matrimonio. Tali requisiti si possono riassumere nei seguenti:

  • durata minima di due o tre anni (a seconda dei casi) del soggiorno su territorio italiano. Detto soggiorno deve, peraltro, essere regolare e ininterrotto;
  • aver contratto un valido matrimonio o un’unione civile con un soggetto italiano;
  • conoscenza della lingua italiana, accertata mediante un apposito esame dal quale si evinca che essa è pari ad almeno un livello L2 B1. Tale requisito, associato alla conoscenza della cultura italiana, è volto a garantire la possibilità al soggetto di una totale assoluta integrazione nel tessuto sociale interno;
  • assenza di condanne penali da parte del soggetto, al fine di escluderne categoricamente la pericolosità sociale.

Ciò premesso, nel prosieguo della trattazione si tenterà di riepilogare brevemente in cosa consiste e come si svolge il matrimonio tra un cittadino italiano e un soggetto straniero, le normative vigenti in materia, le tempistiche e la procedura da seguire per ottenere la cittadinanza italiana da parte del soggetto straniero coniuge di soggetto italiano, la disciplina prevista per i casi particolari di acquisto della cittadinanza italiana per matrimonio.

Il matrimonio con un cittadino italiano

Documenti necessari per il matrimonio in Italia

Primo elemento da prendere in disamina è l’indicazione dei documenti necessari al fine di contrarre il matrimonio in Italia da parte del cittadino straniero e con cittadino italiano. Essi si riassumono nei seguenti:

  • dichiarazione della competente autorità del Paese di provenienza dalla quale si evinca con chiarezza che in virtù delle leggi applicabili al soggetto richiedente non sussista impedimento alcuno alla contrazione del matrimonio: è il cosiddetto “nulla osta alle nozze”, al cui rilascio non è considerato da ostacolo il sesso delle parti. Tra gli impedimenti che rilevano si rammentano: l’interdizione per infermità di mente; la mancanza di libertà di stato; il vincolo di parentela o affinità (anche in caso di nullità o scioglimento del vincolo) con il coniuge;
  • certificato del casellario giudiziale dal quale si evinca che il richiedente non è stato condannato per il delitto di omicidio consumato o anche solo tentato nei confronti del coniuge dell’altro;
  • il documento che attesti, se donna e salve eccezioni, la data nella quale è stato dichiarato l’annullamento o lo scioglimento del precedente vincolo matrimoniale, non potendo il nuovo matrimonio essere contratto prima che siano decorsi almeno trecento giorno da tale data;
  • se il soggetto straniero risulti domiciliato o residente in Italia occorre che provveda a effettuare le pubblicazioni, nelle modalità e secondo l’iter previsti dalla legge italiana, a cura dell’ufficiale dello stato civile del Comune;
  • estratto di nascita;
  • documento di identità in corso di validità (passaporto o permesso di soggiorno);

Procedura per il matrimonio con un cittadino italiano all'estero

Può accadere che i nubendi, dei quali uno sia cittadino italiano e l’altro cittadino straniero, optino per la celebrazione del matrimonio all’estero. In tal caso, il matrimonio viene celebrato dinnanzi all’autorità diplomatica o consolare competente ovvero dinnanzi all’autorità locale in base alle leggi del luogo. Dell’atto di matrimonio così celebrato deve essere estratta copia autentica debitamente tradotta, la quale dovrà poi essere fornita all’autorità diplomatica o consolare, la quale provvederà in conseguenza alla trasmissione al Comune italiano competente onde poter procedere alla trascrizione nei registri di stato civile. La medesima procedura si applica per quanto attiene alla celebrazione delle Unioni Civili.

Normative e leggi sulla cittadinanza italiana per coniugi stranieri

Per quanto attiene alla normativa e alle leggi in materia di acquisto della cittadinanza italiana per coniugi stranieri in conseguenza di matrimonio occorre rammentare:

  • gli articoli 5 e 6 della Legge 5 febbraio 1992, n. 91 e successive modifiche intervenute;
  • il decreto-legge 4 ottobre 2018, n. 113, convertito con legge del 1° dicembre 2018, n. 132.

Tempi e procedura per la richiesta di cittadinanza

La procedura per la richiesta della cittadinanza italiana da parte del coniuge del cittadino straniero di soggetto italiano per matrimonio è attualmente eseguita in maniera completamente telematica. La domanda completa di tutti i suoi elementi e corredata degli allegati richiesti dalla legge (ossia l’estratto di nascita, il certificato penale del Paese di origine e degli eventuali Paesi terzi di residenza, l’atto integrale di matrimonio, passaporto/permesso di soggiorno/codice fiscale, ricevuta del pagamento di un contributo unificato dell’importo di euro 250,00) deve essere inviata all’indirizzo precipuamente adibito al ricevimento presso il ministero dell’interno, ossia:

https://portaleserviziapp.dlci.interno.it/AliCittadinanza/ali/home.htm

e seguendo la procedura guidata. Deve rammentarsi che l’accesso al suddetto portale è consentito da parte dei richiedenti che risiedano eventualmente in Italia solo ed esclusivamente a mezzo SPID. Una volta acquisita la domanda i tempi della relativa elaborazione variano dai 24 ai 48 mesi.

Il ruolo del Permesso di Soggiorno nella richiesta di cittadinanza

Particolare rilievo è assunto nel procedimento di richiesta della cittadinanza italiana per matrimonio con un cittadino italiano da parte di un cittadino straniero dall’essere quest’ultimo in possesso di un permesso di soggiorno illimitato dell’Unione Europea. In particolare, detta rilevanza emerge in quanto, a differenza di quanto accada per i soggetti che ne siano sprovvisti, l’essere in possesso di tale documento da parte del cittadino straniero che contrae matrimonio con quello italiano lo esonera dalla dimostrazione della lingua italiana e, quindi, dall’osservare l’onere di allegazione del relativo documento di attestazione.

Casi particolari

Cittadinanza italiana per coniugi di cittadini italiani nati all'estero

Per quanto attiene alla richiesta di cittadinanza italiana per coniugi di cittadini italiani nati all’estero occorre precisare che occorre, in proposito, che si provveda alla indispensabile legalizzazione da parte delle autorità sia locali che di quelle appartenenti alla rappresentanza diplomatica italiana competente nel Paese estero in cui è avvenuta la nascita occorre che il relativo certificato, unitamente alla relativa traduzione, e che si provveda in conseguenza alla relativa convalida.

Cittadinanza italiana per coniugi di cittadini italiani naturalizzati

La peculiarità della situazione in questo caso consiste nel fatto che il computo del termine minimo di due anni per l’acquisizione della cittadinanza italiana da parte del coniuge richiedente decorre dalla data dell’avvenuta naturalizzazione dell’altro.

Conclusione

In conclusione, è possibile affermare che la domanda di cittadinanza per matrimonio può essere legittimamente richiesta da tutti i soggetti che risultino essere in possesso di tutti i requisiti richiesti dalla legge, tra i quali, nel caso di specie, rientra anche l’attestazione che il soggetto richiedente abbia risieduto per il periodo minimo richiesto nel territorio italiano e che tale permanenza sia risultata ininterrotta.

All’uopo può concorrere al fine di comprovare tale elemento la produzione di un certificato storico di residenza. Tale fondamentale documento è reperibile mediante richiesta formulata all’Ufficio Anagrafe del Comune di residenza stesso. Vi sono, tuttavia, dei Comuni che mettono a disposizione il servizio di richiesta del predetto certificato in modalità completamente gratuita a tutti i cittadini (è il caso attualmente del Comune di Rimini) ovvero di alcune categorie di essi, quali gli avvocati iscritti all’albo professionale (quale il Comune di Milano per gli iscritti al relativo albo).

Avvocato Chiara Biscella

Chiara Biscella

Dopo la laurea in giurisprudenza presso l'Università degli studi dell'Insubria e il conseguimento del diploma presso la Scuola di specializzazione per le professioni legali dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, ho intrapreso, ment ...