Cosa può fare l'avvocato non iscritto all'albo?

L’esercizio della professione di Avvocato richiede l’iscrizione, e dunque l’appartenenza, all’Albo degli Avvocati, la quale avviene dopo il superamento dell’esame di abilitazione alla professione forense. Ed invero, lo svolgimento della professione senza iscrizione può addirittura integrare un’ipotesi di comportamento penalmente rilevante. Vediamo di seguito, brevemente, in cosa consiste tale Albo e quali sono i limiti posti alla professione di Avvocato in assenza di relativa iscrizione.

Cosa può fare l'avvocato non iscritto all'albo?

Che cos'è l'albo professionale degli avvocati?

Innanzitutto, va in primo luogo chiarito cosa sia un Albo Professionale. Diciamo subito che, l’Albo professionale può essere definito come: quel documento pubblico (e più esattamente un registro pubblico) contenente l’elenco dei nominativi di soggetti che esercitano una data professione, per il cui regolare svolgimento si richiede l’iscrizione in esso documento medesimo.

In Italia vi sono molti ordini professioni che richiedono l’iscrizione ad un Albo, si pensi, tra i molteplici, all’ordine dei commercialisti, quello degli architetti, ovvero dei geometri, quello notarile ed appunto, quello che ci interessa più da vicino, degli avvocati. Va detto pure che, spesso il termine albo e ordine sono quasi utilizzati come sinonimo tra loro (“albo avvocati” piuttosto che “ordine degli avvocati” e viceversa), mentre, a ben vedere, una differenza c’è. Mentre l’albo ha un’accezione per certi aspetti più ristretta, perché sostanzialmente relativa all’elenco degli iscritti, per ordine professionale va correttamente intesa quella istituzione, sottoposta alla vigilanza del Ministero della Giustizia, che provvede all’autogoverno degli appartenenti ad una data categoria, nonché ad aggiornare annualmente l’albo professionale ed alla verifica e rispetto del codice deontologico.

Esso sovraintende a tutta una serie di servizi posti nell’interesse non solo dell’appartenente all’ordine medesimo, ma anche di tutela per i cittadini (si pensi al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati costituito presso ogni circondario di Tribunale). Definito cosa sia un albo professionale, va chiarito, tuttavia, che l’iscrizione richiede la presenza di tutta una serie di requisiti. Tra i requisiti principali, si menzionano: l’aver conseguito il diploma di laurea in giurisprudenza; aver svolto la pratica forense ed il superamento dell’esame di abilitazione.

Cosa significa essere iscritti ad un albo?

L'iscrizione all'albo è fondamentale per poter esercitare la professione di avvocato. Le principali attività connessa all’iscrizione sono: quella di poter patrocinare, e dunque assumere la difesa di soggetti, innanzi le varie Autorità Giudiziarie competenti e nei vari gradi di giudizio (es: Giudice di Pace; Tribunali; Corte d’Appello, Corte di Cassazione), in sede civile e/o penale; prestare consulenza ed assistenza legale sia in sede stragiudiziale, che giudiziale; instaurare e/o partecipare alla mediazione obbligatoria ovvero alla negoziazione assistita.

Va precisato, nondimeno, che per il patrocinio innanzi alle Giurisdizioni c.d. “Superiori” (ad es. Corte di Cassazione, Consiglio di Stato, Corte dei Conti) si richiede per l’avvocato la presenza di altri requisiti, ossia l’iscrizione ad un ulteriore albo (l’Albo Speciale Cassazionisti e Giurisdizioni Superiori). In ultimo, con le recenti modifiche legislative, l’iscrizione all’albo avvocati comporta l’automatica ed obbligatoria iscrizione alla Cassa Forense, organismo inerente, cioè, al sistema di previdenza specifico previsto per gli avvocati.

Cosa succede se un avvocato non è iscritto all'albo?

L’avvocato abilitato ma non iscritto all’albo non può esercitare la professione forense. Commette il reato di esercizio abusivo della professione di avvocato, art. 348 c.p., chi subito dopo avere superato l'esame di abilitazione e prima ancora di essere iscritto nel relativo albo presta la propria assistenza legale (Corte di Cassazione, sez. V Penale, sentenza n. 646/14; depositata il 10 gennaio).

Infatti l’art 348 c.p. dispone

“Chiunque abusivamente esercita una professione per la quale è richiesta una speciale abilitazione dello Stato è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni con la multa da euro 10.000 a euro 50.000”

Per verificare se un avvocato è iscritto all’albo è possibile fare una ricerca on-line all’albo unico del Consiglio Nazionale Forense (CNF), digitando il nome e cognome dell’avvocato e la città di riferimento. Non va tralasciato di considerare, tuttavia, la possibilità concessa ai praticanti abilitati al patrocinio, e dunque se pur non ancora iscritti all’albo avvocati, di poter patrocinare, entro certi limiti di grado, materia e valore. La recente riforma del 2012, va detto, ha inciso non poco su tale possibilità, prevedendo il patrocinio esclusivamente in sostituzione del dominus

Cosa può fare un avvocato non iscritto o cancellato dall'albo?

L’avvocato che sceglie di cancellarsi dall’albo è comunque abilitato a svolgere attività di consulenza legale e di assistenza legale stragiudiziale (redazione di missive, messe in mora, lettere interruttive della prescrizione, stesura di contratti e scritture private, consulenze e pareri legali), purché tale attività non sia prodromica alla successiva instaurazione di un giudizio, e quindi permanga nel solo contesto “stragiudiziale”. Parimenti per quanto attiene alle attività mediazione/negoziazione, che sarà consentita sempre e solo in ambito stragiudiziale, per cui essa non sarà validamente utilizzabile come condizione processuale per il successivo avvio dell’azione giudiziale. Negli arbitrati invece, è consentita unicamente per quelli irrituali, escluso quindi l’arbitrato rituale.

Avvocato non iscritto a cassa e albo: quali attività svolgere?

L'iscritto all'albo, sospesosi dall'esercizio della professione e conseguentemente cancellato dalla cassa, mantiene comunque nei confronti dell'Ente previdenziale gli obblighi dichiarativi previsti dal regolamento dei contributi e può svolgere attività di consulenza legale stragiudiziale, per cui si rimanda al paragrafo precedente

FONTI NORMATIVE

Legge professionale n. 247/2012

Avvocato Marco Mosca

Marco Mosca

Sono l'Avv. Marco Mosca ed opero da 12 anni nel campo giuridico. Ho maturato una significativa esperienza in molti settori del diritto, in particolare nell'ambito della materia societaria e di tutto ciò che ad essa è collegato. Pertan ...