Tutto ciò che devi sapere sull’adozione internazionale

Sono molte le famiglie italiane che intendono adottare un minore straniero, e le famiglie straniere o italiane residenti all’estero che intendono adottare un minore italiano. Il percorso può sembrare tortuoso, ma vediamo passo per passo quale procedura si deve seguire e quanto costa l’adozione internazionale.

L'adozione internazionale è un processo attraverso il quale una famiglia acquisisce legalmente la custodia di un bambino proveniente da un paese diverso dal proprio, con l'intenzione di fornire a quel bambino un ambiente familiare amorevole e stabile. Questo tipo di adozione offre opportunità per i bambini che non possono essere adeguatamente accuditi o adottati nei loro paesi d'origine, fornendo loro una nuova possibilità di crescere in un ambiente sicuro e amorevole.

L'adozione internazionale offre molte opportunità per i bambini e le famiglie coinvolte, ci sono anche criticità e controversie associate a questo processo, tra cui preoccupazioni riguardanti l'etica, la sostenibilità delle pratiche di adozione, e i diritti dei bambini ad essere cresciuti nella propria cultura e lingua. In questo articolo esploreremo più approfonditamente i vari aspetti dell'adozione internazionale, tra cui i suoi benefici e le sue sfide, le tendenze attuali e le politiche internazionali che la regolano. 

Definizione e obiettivi dell'adozione internazionale

L'adozione internazionale è un istituto giuridico che consente a coppie o persone singole residenti in un Paese di adottare un bambino proveniente da un altro Paese. Si tratta di un atto di grande amore e responsabilità che offre a un bambino in difficoltà la possibilità di crescere in una famiglia stabile e amorevole. Obiettivi primari dell'adozione internazionale è quello di offrire un ambiente sicuro e amorevole a bambini che, per vari motivi, non possono essere accuditi adeguatamente nel loro Paese d'origine. Inoltre, garantire a questi bambini i diritti fondamentali sanciti dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti dell'Infanzia, tra cui il diritto a una famiglia, all'istruzione, alla salute e a un futuro migliore.

Altro scopo è quello di promuovere la cooperazione tra i Paesi per la tutela dei minori in condizioni di vulnerabilità. L'adozione internazionale è un processo complesso e delicato che richiede un iter ben preciso, regolato da leggi e convenzioni internazionali. Esistono diversi enti autorizzati che possono accompagnare le famiglie in questo percorso, fornendo loro informazioni, supporto e assistenza. È importante sottolineare che l'adozione internazionale non è un atto di beneficenza, ma un'importante scelta di vita che deve essere motivata dal profondo desiderio di creare una famiglia e di dare amore a un bambino in difficoltà.

Normative e convenzioni internazionali sull'adozione

L'adozione internazionale è un processo regolato da diverse normative e convenzioni internazionali volte a tutelare i diritti dei minori e a garantire il corretto svolgimento delle procedure. Le principali convenzioni in materia di adozione internazionale sono:

Convenzione dell'Aja del 1993: Stabilisce le norme e i principi generali per l'adozione internazionale, con l'obiettivo di proteggere i bambini da abusi e sfruttamento;

Convenzione di New York del 1980: Riguarda i diritti civili e politici del bambino, tra cui il diritto a conoscere le proprie origini e a mantenere relazioni significative con la famiglia d'origine.

Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea: Riconosce il diritto del bambino a vivere in una famiglia e vieta lo sfruttamento dei minori.

In Italia, l'adozione internazionale è regolata dalla Legge n. 184 del 1983 e successive modifiche, quali la L. 476/1998 - Ratifica ed esecuzione della Convenzione per la tutela dei minori e la cooperazione in materia di adozione internazionale, fatta a L'Aja il 29 maggio 1993 - Modifiche alla legge 4 maggio 1983, n. 184, in tema di adozione di minori stranieri La legge disciplina i requisiti per l'accesso all'adozione internazionale, le procedure da seguire e gli enti autorizzati a svolgere l'attività di intermediazione, (legge n.149/2001).

Le competenze in materia di adozioni internazionali, previste dalla Convenzione de L'Aja del 29 maggio 1993, ai sensi della Legge 31 dicembre 1998, n. 476, sono della Commissione per le adozioni internazionali, Autorità Centrale per la Convenzione de L'Aja del 29 maggio 1993 presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Ogni Paese designa un'autorità centrale responsabile per l'adozione internazionale Le procedure di adozione internazionale sono soggette a supervisione e monitoraggio da parte delle autorità competenti per garantire la correttezza e la legalità del processo. L'adozione internazionale è un processo complesso e delicato che richiede il rispetto di normative e convenzioni volte a tutelare i diritti dei minori. È importante affidarsi ad enti autorizzati e competenti per ricevere informazioni, supporto e assistenza durante tutto il percorso.

Processo di adozione internazionale

L'adozione internazionale è un percorso articolato che richiede tempo, impegno e pazienza, ma può essere un'esperienza ricca di gioia e soddisfazione per le famiglie che desiderano dare un futuro migliore a un bambino in difficoltà. Di seguito schematizziamo in estrema sintesi le principali fasi del processo:

  1. Valutazione e idoneità: Le coppie o persone singole interessate all'adozione internazionale devono presentare domanda di idoneità al Tribunale per i Minorenni del proprio distretto di residenza. I servizi sociali territoriali avvieranno un'indagine per valutare la capacità e l'idoneità della famiglia adottiva.
  2. Scelta dell'ente autorizzato: Le famiglie idonee possono scegliere un ente autorizzato all'adozione internazionale che le accompagnerà nel percorso. L'ente si occuperà di:
  3. Ricerca del bambino: In base alle caratteristiche e preferenze della famiglia, l'ente avvierà la ricerca del bambino in uno dei Paesi con cui l'Italia ha accordi di adozione;
  4. Invio del dossier: L'ente preparerà un dossier con le informazioni sulla famiglia da inviare alle autorità competenti del Paese d'origine del bambino;
  5. Corrispondenza e abbinamento: Se il bambino è dichiarato adottabile e compatibile con la famiglia, si avvia la fase di conoscenza e di reciproco avvicinamento;
  6. Viaggio e adozione: La famiglia si recherà nel Paese d'origine del bambino per completare l'iter adottivo e formalizzare l'adozione secondo le leggi locali;
  7. Rientro in Italia e follow-up: Al rientro in Italia, la famiglia adottiva sarà supportata da servizi di sostegno e accompagnamento per favorire l'inserimento del bambino nella nuova famiglia e nella società.
  8. Mantenimento dei legami: In alcuni casi, è possibile mantenere i legami con la famiglia d'origine del bambino attraverso lettere, foto o visite.

Requisiti per i genitori adottivi

I requisiti per i genitori adottivi nell'adozione internazionale variano da paese a paese e possono essere molto rigidi. In genere, i genitori devono essere idonei sotto diversi aspetti, come l'età, lo stato civile, la salute fisica e mentale, e le risorse finanziarie stabili. Spesso devono anche superare controlli penali e fornire prove di una stabilità emotiva e familiare. Alcuni paesi richiedono anche che i genitori siano sposati e abbiano una certa età, mentre altri possono accettare anche genitori single o coppie dello stesso sesso.

È comune anche richiedere ai genitori di completare corsi di formazione sull'adozione e dimostrare una forte motivazione per l'adozione internazionale, mostrando una comprensione delle sfide e dei bisogni specifici dei bambini adottivi provenienti da culture diverse. In Italia, i requisiti per l'adozione internazionale sono stabiliti dalla legge italiana e includono diversi criteri che i genitori adottivi devono soddisfare. Questi criteri includono l'età (dai 25 ai 45 anni), la cittadinanza italiana o la residenza in Italia, la stabilità economica e lavorativa, e la salute fisica e mentale.

È richiesta anche la presenza di un nucleo familiare adeguato per accogliere e crescere un bambino adottivo. Inoltre, i genitori devono superare una serie di controlli e valutazioni da parte delle autorità competenti, che includono approfonditi colloqui psicologici, visite domiciliari e corsi di preparazione all'adozione. È importante dimostrare una forte motivazione e un impegno a lungo termine nell'adottare un bambino, nonché una comprensione delle sfide e delle responsabilità legate all'adozione internazionale. I requisiti possono variare leggermente a seconda della regione italiana e delle normative vigenti al momento della richiesta di adozione.

Procedura di valutazione e approvazione

L'adozione internazionale è un intricato processo che richiede una dettagliata valutazione e l'approvazione da parte di varie autorità. Di seguito sono illustrate le principali fasi della procedura:

  1. Domanda di idoneità: Le coppie o persone singole interessate devono presentare domanda di idoneità al Tribunale per i Minorenni del proprio distretto di residenza, fornendo una serie di documenti come certificati di nascita, stato civile, residenza, redditi e salute.
  2. Valutazione dei servizi sociali: I servizi sociali territoriali condurranno un'indagine per valutare la capacità e l'idoneità della famiglia adottiva, concentrandosi su aspetti come la stabilità familiare, l'accoglienza e la cura del bambino, la motivazione all'adozione e le aspettative realistiche.
  3. Decreto di idoneità: Il Tribunale per i Minorenni, basandosi sull'indagine dei servizi sociali, emette un decreto di idoneità all'adozione internazionale, valido per un anno e indicante i Paesi in cui la famiglia può adottare.
  4. Scelta dell'ente autorizzato: Le famiglie idonee possono selezionare un ente autorizzato all'adozione internazionale che le guiderà nel processo, occupandosi della ricerca del bambino, dell'invio del dossier alle autorità del Paese d'origine del bambino, dell'abbinamento tra bambino e famiglia e del supporto durante il viaggio e l'adozione.
  5. Autorizzazione all'adozione: L'autorizzazione all'adozione è rilasciata dal Tribunale per i Minorenni, previa consultazione del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, ed è essenziale per formalizzare l'adozione nel Paese d'origine del bambino.
  6. Rientro in Italia e follow-up: Al ritorno in Italia, la famiglia adottiva riceve supporto da servizi di accompagnamento per agevolare l'integrazione del bambino nella nuova famiglia e società.
  7. Monitoraggio post-adozione: Le autorità competenti monitorano la situazione del bambino per un periodo definito per garantire il suo benessere.

Accoppiamento con il bambino e procedura di adozione

L'abbinamento tra un bambino e una famiglia adottiva costituisce un momento cruciale e delicato nell'ambito dell'adozione internazionale. L'obiettivo principale è individuare la famiglia più adatta a soddisfare le specifiche esigenze del bambino, considerando una serie di fattori chiave:

Età, sesso e caratteristiche del bambino: Le famiglie hanno la possibilità di esprimere preferenze riguardanti l'età e il sesso del bambino, tuttavia è essenziale essere flessibili e aperti ad accogliere bambini con una varietà di caratteristiche;

Storia del bambino: Informazioni riguardanti il passato del bambino, inclusi eventi pregressi e condizioni di salute, sono cruciali affinché la famiglia possa prepararsi adeguatamente all'accoglienza;

Capacità e aspettative della famiglia: È fondamentale che la famiglia sia in grado di rispondere alle esigenze del bambino in termini di affetto, cure e sostegno. È importante avere aspettative realistiche e non idealizzare il bambino.

La procedura di abbinamento può variare a seconda del Paese d'origine del bambino. In linea generale, l'ente autorizzato all'adozione internazionale presenta alla famiglia una selezione di bambini che corrispondono al suo profilo. La famiglia ha l'opportunità di conoscere i bambini attraverso dossier, foto e video, e di partecipare a colloqui conoscitivi. Dopo l'abbinamento, la famiglia avvia le procedure per l'adozione nel Paese d'origine del bambino, un processo che può richiedere diversi mesi e che prevede l'autorizzazione da parte delle autorità competenti del Paese. Al rientro in Italia, la famiglia adottiva riceverà supporto da servizi di sostegno e accompagnamento per agevolare l'integrazione del bambino nella sua nuova famiglia e comunità.

Vantaggi e sfide dell'adozione internazionale

L'adozione internazionale offre vantaggi significativi, come l'opportunità per i bambini di crescere in un ambiente amorevole e stabile quando non possono essere accuditi adeguatamente nel loro paese d'origine. Inoltre, permette alle famiglie di realizzare il desiderio di formare una famiglia, superando eventuali difficoltà nell'adozione nazionale.

Tuttavia, l'adozione internazionale comporta anche sfide importanti. Queste includono la complessità burocratica e legale del processo, i lunghi tempi di attesa, i costi elevati e le difficoltà legate alla gestione delle differenze culturali e linguistiche tra il bambino e la famiglia adottiva. Inoltre, ci sono preoccupazioni etiche riguardanti il traffico illegale di bambini e la tutela dei diritti dei bambini ad essere cresciuti nella propria cultura.

Impatto sull'identità e il benessere del bambino adottato

L'adozione internazionale può lasciare un'impronta profonda sull'identità e sul benessere del bambino adottato. Le esperienze di abbandono, l'adozione stessa e la consapevolezza di una storia diversa possono generare incertezze e confusione nell'autocomprensione del bambino. Le difficoltà di attaccamento sono spesso riscontrate, poiché la separazione dai primi caregiver può compromettere la capacità del bambino di costruire legami affettivi stabili con le nuove figure di riferimento. Inoltre, i traumi passati e il lutto per la perdita della famiglia biologica possono manifestarsi in difficoltà emotive e comportamentali, come ansia, depressione, rabbia e problemi di comportamento.

Tuttavia, l'adozione può anche essere un'opportunità di crescita e resilienza per il bambino, permettendogli di superare le avversità e di adattarsi a nuovi contesti. Per affrontare queste sfide, i genitori adottivi devono essere consapevoli e pronti a sostenere il bambino in ogni fase del suo percorso di crescita. Dialogo aperto sull'adozione, fornitura di informazioni sulla sua storia, promozione del contatto con la cultura d'origine e l'offerta di supporto psicologico sono strategie essenziali per favorire un sano sviluppo emotivo e identitario del bambino adottivo.

Con amore, pazienza e comprensione, i genitori adottivi possono aiutare il bambino adottivo a costruire un'identità solida e a raggiungere un benessere completo.

In conclusione, l'adozione internazionale si configura come un'importante risorsa per migliaia di bambini che, per vari motivi, non possono essere accuditi adeguatamente nei loro paesi d'origine. Questo fenomeno, tuttavia, non è privo di sfide e complessità. Alcuni bambini adottati possono affrontare difficoltà di adattamento e identità, mentre i genitori adottivi devono confrontarsi con una serie di sfide emotive, burocratiche e culturali.

Inoltre, l'adozione internazionale può essere soggetta a criticità etiche e legali, come il rischio di traffico di minori e la mancanza di controlli adeguati nei paesi di origine. Tuttavia, nonostante queste sfide, l'adozione internazionale continua a offrire opportunità di crescita, amore e solidarietà sia per i bambini che trovano una nuova famiglia, sia per le famiglie adottive che si impegnano a costruire un futuro migliore per loro. Risulta fondamentale lavorare per migliorare il sistema di adozione internazionale, garantendo il rispetto dei diritti del bambino, promuovendo la trasparenza e l'efficacia delle procedure, e offrendo sostegno e risorse alle famiglie coinvolte. In definitiva, l'adozione internazionale rappresenta un'importante dimostrazione di solidarietà e compassione a livello globale, dove l'amore e l'impegno verso il benessere dei bambini attraversano confini culturali e nazionali per offrire loro una nuova opportunità di vita e speranza.