Contratto di locazione 4+4: guida completa per evitare errori
Scopri tutto sul contratto di locazione 4+4: regole, durata e consigli per evitare controversie.
Il contratto di locazione 4+4 è una delle formule più comuni utilizzate in Italia per l'affitto di immobili ad uso abitativo. Introdotto dalla Legge n. 431/1998, questo tipo di contratto prevede una durata iniziale di quattro anni, con rinnovo automatico per altri quattro, salvo disdetta da una delle parti nei termini previsti. La sua diffusione è dovuta alla stabilità che garantisce sia al locatore (proprietario) che al conduttore (inquilino), offrendo un quadro normativo chiaro e tutelante per entrambi.
Capire a fondo le regole del contratto 4+4 è fondamentale per evitare incomprensioni o controversie legali. Ad esempio, conoscere le modalità di disdetta, le condizioni per l’aumento del canone o gli obblighi di manutenzione può fare la differenza tra una locazione serena e un contenzioso. Inoltre, il contratto deve essere redatto in forma scritta, registrato presso l’Agenzia delle Entrate e rispettare determinati criteri, come il canone equo e la descrizione precisa dell’immobile.
Approfondire ogni aspetto di questo contratto è quindi essenziale per chiunque affitti o prenda in affitto una casa. Nelle prossime sezioni, analizzeremo tutti i dettagli da conoscere per muoversi con sicurezza in questo ambito.
Cos'è il contratto di locazione 4+4
Guida completa alla principale forma di affitto abitativo in Italia
Il contratto di locazione 4+4 rappresenta la forma standard di locazione abitativa in Italia, disciplinata dall'art. 2, comma 1, della Legge 431/1998. Questa tipologia contrattuale garantisce una durata minima di otto anni, offrendo stabilità sia al proprietario che all'inquilino.
Caratteristiche principali
Il contratto 4+4 si caratterizza per:
- Durata minima obbligatoria di quattro anni
- Rinnovo automatico per ulteriori quattro anni alla prima scadenza
- Canone liberamente determinabile dalle parti
- Forma scritta obbligatoria per contratti superiori a 30 giorni
- Registrazione obbligatoria entro 30 giorni dalla stipula
Durata e rinnovo
Come stabilito dalla Cassazione n. 13154/2024, il contratto prevede:
- Un primo periodo di quattro anni obbligatorio
- Un secondo periodo di quattro anni con rinnovo automatico
- Alla scadenza degli otto anni, rinnovi successivi di quattro anni in quattro anni
Il rinnovo alla prima scadenza quadriennale è automatico, salvo specifiche cause di disdetta previste dalla legge. Come chiarito dalla Corte d'Appello di Roma n. 6927/2023, questo meccanismo rappresenta un bilanciamento tra la liberalizzazione del canone e la tutela della stabilità abitativa.
Come funziona la durata iniziale:
Primi Quattro Anni: Durante questo periodo, il contratto non può essere risolto anticipatamente dal proprietario, ad eccezione di specifiche e tassative motivazioni previste dalla legge (ad esempio, necessità di adibire l'immobile ad uso proprio o dei familiari, vendita dell'immobile, gravi inadempienze dell'inquilino). L'inquilino, invece, può recedere dal contratto in qualsiasi momento, fornendo un preavviso di almeno sei mesi (o un termine diverso concordato nel contratto).
Rinnovo per Altri Quattro Anni: Alla scadenza dei primi quattro anni, il contratto si rinnova automaticamente per un ulteriore periodo di quattro anni alle stesse condizioni, a meno che una delle parti non comunichi all'altra, tramite raccomandata con avviso di ricevimento, la propria intenzione di non rinnovare il contratto. Questa comunicazione deve avvenire almeno sei mesi prima della scadenza.
Recesso Anticipato da Parte dell'Inquilino
L'inquilino ha la facoltà di recedere anticipatamente dal contratto di locazione 4+4 in qualsiasi momento, ma è tenuto a rispettare alcune condizioni:
Giusti Motivi (Articolo 3, Legge 431/98): La legge prevede la possibilità di recesso anticipato solo in presenza di "gravi motivi". Questi motivi devono essere:
- Sopravvenuti: Devono verificarsi successivamente alla stipula del contratto.
- Indipendenti dalla volontà dell'inquilino: Non devono essere causati da una sua scelta o negligenza.
- Tali da rendere oggettivamente impossibile o eccessivamente gravosa la prosecuzione del rapporto di locazione.
- Esempi di gravi motivi: Trasferimento lavorativo in un'altra città, gravi problemi di salute, perdita del lavoro, necessità di riavvicinamento al nucleo familiare a seguito di eventi particolari.
Comunicazione con Preavviso: L'inquilino deve comunicare la propria intenzione di recedere dal contratto al proprietario tramite lettera raccomandata con avviso di ricevimento, rispettando i termini di preavviso stabiliti nel contratto. La legge prevede un termine minimo di sei mesi, ma le parti possono concordare un termine diverso (solitamente non inferiore). Il termine di preavviso decorre dal ricevimento della raccomandata da parte del proprietario.
Mancanza di Gravi Motivi: Se l'inquilino recede dal contratto senza la sussistenza di gravi motivi, è comunque tenuto a rispettare il termine di preavviso e, in mancanza, dovrà corrispondere al proprietario un'indennità pari al canone dovuto per il periodo di mancato preavviso. Il contratto, in questo caso, si considera comunque risolto alla data indicata nella comunicazione dell'inquilino.
Recesso Anticipato da Parte del Proprietario
Il proprietario ha una facoltà di recesso anticipato molto più limitata rispetto all'inquilino e può esercitarla solo in specifiche circostanze previste dalla legge (articolo 3, Legge 431/98) e solo alla prima scadenza dei quattro anni (e alle successive scadenze quadriennali), inviando una comunicazione di diniego di rinnovo del contratto con un preavviso di almeno sei mesi. I motivi per cui il proprietario può negare il rinnovo alla prima scadenza sono tassativi:
- Necessità di adibire l'immobile ad uso proprio o dei familiari (coniuge, parenti entro il secondo grado in linea retta o collaterale).
- Necessità di adibire l'immobile ad attività proprie (professionale, commerciale, artigianale).
- Intenzione di demolire, ricostruire o ristrutturare integralmente l'immobile (con necessità di sgombero).
- Vendita dell'immobile a terzi (a condizione che il proprietario non abbia altri immobili ad uso abitativo nello stesso comune, salvo che non sia proprietario di un altro immobile adibito a propria abitazione).
- Quando l'inquilino non occupa continuativamente l'immobile senza giustificato motivo.
- Quando l'inquilino ha sublocato l'immobile o lo ha ceduto a terzi senza autorizzazione.
Durante i primi quattro anni del contratto, il proprietario non può recedere anticipatamente, a meno che non si verifichino gravi inadempienze contrattuali da parte dell'inquilino (ad esempio, mancato pagamento di più mensilità del canone, danni gravi all'immobile). In questi casi, il proprietario può avviare una procedura di sfratto per morosità o per finita locazione (a seguito di inadempimento).
Cosa Deve Contenere la Comunicazione di Disdetta
La comunicazione di disdetta anticipata (sia da parte dell'inquilino che del proprietario) deve essere chiara e contenere:
- Dati identificativi del locatore e del conduttore.
- Riferimenti del contratto di locazione (data di stipula, identificazione dell'immobile).
- Intenzione di recedere/non rinnovare il contratto.
- Data di rilascio dell'immobile.
- (Per l'inquilino) Indicazione dei gravi motivi che giustificano il recesso anticipato (è consigliabile allegare eventuale documentazione probatoria).
- Firma della parte che invia la comunicazione.
- Data di invio.
È fondamentale inviare la comunicazione tramite raccomandata con avviso di ricevimento per avere una prova certa della spedizione e della ricezione.
Conseguenze del Recesso Anticipato
- Per l'Inquilino (con gravi motivi e preavviso): Il contratto si risolve alla data indicata nella comunicazione, senza ulteriori obblighi (oltre al pagamento dei canoni e delle spese fino a quella data e al rispetto delle condizioni di riconsegna dell'immobile).
- Per l'Inquilino (senza gravi motivi o senza preavviso): Dovrà corrispondere al proprietario l'indennità per mancato preavviso, oltre al pagamento dei canoni e delle spese fino alla data di rilascio.
- Per il Proprietario (nei casi previsti dalla legge e con preavviso): Il contratto si risolve alla data indicata.
- Per il Proprietario (recesso illegittimo durante i primi quattro anni): Il recesso è nullo e il contratto rimane valido. L'inquilino può opporsi al rilascio dell'immobile. Il proprietario potrebbe essere tenuto al risarcimento dei danni subiti dall'inquilino.
Obblighi delle parti
Proprietario (locatore):
- Consegnare l'immobile in buono stato
- Garantire il pacifico godimento dell'immobile
- Eseguire le riparazioni straordinarie
- Registrare il contratto entro 30 giorni
- Rispettare i casi tassativi di disdetta alla prima scadenza
Inquilino (conduttore):
- Pagare il canone nei termini stabiliti
- Utilizzare l'immobile con la diligenza del buon padre di famiglia
- Eseguire le riparazioni ordinarie
- Restituire l'immobile nelle condizioni originarie, salvo normale usura
- Rispettare il regolamento condominiale
Canone e aggiornamenti
Il canone è liberamente determinabile dalle parti all'inizio del rapporto. L'aggiornamento ISTAT:
- Non è automatico ma richiede specifica richiesta del locatore
- È limitato al 75% della variazione dell'indice dei prezzi
- Decorre dal mese successivo alla richiesta
- Non può essere richiesto per periodi precedenti
Registrazione e aspetti fiscali
Come previsto dall'art. 13 della Legge 431/1998:
- La registrazione è obbligatoria entro 30 giorni dalla stipula
- Il locatore deve comunicare l'avvenuta registrazione al conduttore
- È possibile optare per il regime della cedolare secca
- Sono nulle le pattuizioni di canoni non dichiarati
Costi della Registrazione (Regime Ordinario): I costi di registrazione di un contratto di locazione si compongono principalmente di due voci:
Imposta di Registro:
- Per i fabbricati ad uso abitativo (come nel caso del 4+4), l'imposta di registro è pari al 2% del canone annuo moltiplicato per il numero di annualità del contratto.
- È previsto un importo minimo di 67 euro da versare anche se il calcolo del 2% dovesse risultare inferiore.
- Per i contratti pluriennali, è possibile pagare l'imposta per l'intera durata al momento della registrazione oppure annualmente, entro 30 giorni dalla scadenza di ciascuna annualità (calcolata sul canone aggiornato).
- Esempio: Per un contratto 4+4 con un canone annuo di 10.000 euro, l'imposta di registro per la prima annualità sarà di 200 euro (2% di 10.000). Se si paga per l'intera durata (4 anni), l'imposta sarà di 800 euro. In ogni caso, non si potrà versare meno di 67 euro.
Imposta di Bollo:
- L'imposta di bollo è fissa ed è pari a 16 euro ogni 4 facciate scritte del contratto e, comunque, ogni 100 righe.
- L'imposta di bollo va applicata su ogni copia originale del contratto da registrare (solitamente due). Quindi, se il contratto è di 4 facciate o meno (o 100 righe), il costo sarà di 32 euro (16 euro per ogni copia).
Chi è Obbligato alla Registrazione?
L'obbligo di registrazione grava solidalmente su entrambe le parti, locatore (proprietario) e conduttore (inquilino). Tuttavia, nella prassi, è spesso il locatore ad occuparsi materialmente della registrazione. Le parti possono comunque accordarsi diversamente nel contratto, ma la responsabilità verso l'Agenzia delle Entrate rimane congiunta.
Conseguenze della mancata registrazione: La mancata o tardiva registrazione del contratto di locazione comporta conseguenze significative sia per il locatore che per il conduttore:
Nullità del Contratto: La conseguenza principale della mancata registrazione è la nullità del contratto (articolo 1, comma 346 della Legge 311/2004). Un contratto nullo è come se non fosse mai esistito e non produce effetti giuridici tra le parti.
- Il locatore non può agire in giudizio per ottenere il pagamento dei canoni pattuiti (potrebbe al massimo richiedere un'indennità per l'occupazione senza titolo).
- Il conduttore si trova in una posizione di incertezza giuridica riguardo alla sua permanenza nell'immobile.
Sanzioni Amministrative (Agenzia delle Entrate): L'Agenzia delle Entrate applica sanzioni pecuniarie per la mancata o tardiva registrazione. Le sanzioni variano in base al ritardo:
- Omessa registrazione: Sanzione dal 120% al 240% dell'imposta di registro dovuta (con un minimo di 200 euro).
- Ritardo nella registrazione (entro 30 giorni): Sanzione ridotta tramite il ravvedimento operoso.
- Ritardo superiore a 30 giorni: Le sanzioni aumentano progressivamente in base alla durata del ritardo.
Implicazioni Fiscali:
- Per il Locatore: In caso di mancata registrazione e omessa dichiarazione dei canoni percepiti, il locatore rischia accertamenti fiscali, sanzioni per omessa o infedele dichiarazione dei redditi e il recupero delle imposte evase con interessi.
- Per il Conduttore: Sebbene non direttamente sanzionato dall'Agenzia delle Entrate per la mancata registrazione (l'obbligo primario è del locatore), il conduttore potrebbe trovarsi in una posizione di debolezza contrattuale a causa della nullità del contratto. Inoltre, in caso di controversia sull'ammontare del canone, un contratto non registrato potrebbe rendere difficile la difesa dei propri diritti.
Rilevanza nei Giudizi: Un contratto non registrato non può essere utilizzato come prova valida in un giudizio per far valere i diritti derivanti dal rapporto di locazione (ad esempio, per un'azione di sfratto per morosità).
Regolarizzazione Tardiva (Ravvedimento Operoso):
È possibile regolarizzare la mancata o tardiva registrazione attraverso il ravvedimento operoso, pagando le imposte dovute, gli interessi di mora e una sanzione ridotta in base ai giorni di ritardo. Questa procedura consente di sanare la violazione e limitare le sanzioni.
In conclusione, la registrazione del contratto di locazione 4+4 è un adempimento fondamentale da eseguire nei termini previsti per evitare conseguenze legali e fiscali significative. La chiarezza sui costi e sulle responsabilità aiuta entrambe le parti a gestire correttamente questo aspetto cruciale del rapporto di locazione.
Come tutelarsi
Per una corretta gestione del rapporto locativo è fondamentale:
- Redigere un contratto scritto dettagliato
- Effettuare un verbale di consegna accurato
- Documentare lo stato dell'immobile con foto
- Conservare tutte le comunicazioni
- Rispettare scrupolosamente le scadenze
- Registrare tempestivamente il contratto
Cause più comuni di controversie nel contratto 4+4
Disdetta anticipata
- Requisiti di validità: come stabilito dalla legge 392/1978, art. 4, per la disdetta anticipata è necessario:
- Un preavviso di almeno 6 mesi e la comunicazione deve avvenire tramite lettera raccomandata
- Devono, inoltre, sussistere "gravi motivi" se non diversamente previsto dal contratto.
- Principali controversie sulla disdetta anticipata:
- Il recesso anticipato non fa cessare automaticamente l'obbligo di pagare i canoni
- I canoni sono dovuti fino all'effettiva riconsegna materiale dell'immobile
- Il conduttore resta responsabile ex art. 1591 c.c. fino alla riconsegna
Contestazioni su danni e manutenzioni
Le contestazioni su danni e manutenzioni sono tra le problematiche più frequenti che possono sorgere durante e al termine di un contratto di locazione 4+4. Comprendere chi è responsabile di cosa e come gestire eventuali Small disagreements è fondamentale per evitare escalation e potenziali azioni legali. Analizziamo nel dettaglio i vari aspetti:
Ripartizione delle Responsabilità: Cosa Dice la Legge?
La legge (principalmente gli articoli 1575 e seguenti del Codice Civile e la Legge 392/78, detta "Equo Canone", ancora rilevante per la ripartizione delle spese) stabilisce i principi generali sulla ripartizione delle responsabilità tra locatore e conduttore:
- Locatore (Proprietario): È tenuto a consegnare e mantenere l'immobile in stato da servire all'uso convenuto (abitativo). Ciò implica che il proprietario deve eseguire tutte le riparazioni straordinarie, ovvero quelle che riguardano la struttura dell'edificio o degli impianti principali e che non dipendono dall'uso quotidiano dell'immobile. Esempi includono la riparazione del tetto, la sostituzione della caldaia vetusta, la riparazione di un muro portante, la sostituzione di infissi esterni malfunzionanti.
- Conduttore (Inquilino): Deve prendere in consegna l'immobile e servirsene con la diligenza del buon padre di famiglia per l'uso determinato nel contratto. È responsabile della manutenzione ordinaria e delle piccole riparazioni derivanti dall'uso quotidiano dell'immobile e degli arredi (se presenti). Esempi includono la sostituzione di lampadine, la riparazione di rubinetti che perdono, lo spurgo di sanitari otturati, la manutenzione ordinaria della caldaia (controllo fumi, pulizia), la riparazione di tapparelle bloccate a causa dell'uso.
Cosa Succede in Caso di Danni?
La responsabilità per i danni all'immobile dipende dalla loro causa:
- Danni dovuti a vetustà o caso fortuito: Sono generalmente a carico del proprietario, in quanto rientrano nell'obbligo di mantenere l'immobile in buono stato.
- Danni causati dall'uso negligente o improprio dell'inquilino: Sono a carico dell'inquilino, che è tenuto al risarcimento.
- Danni derivanti da mancata manutenzione ordinaria da parte dell'inquilino: Se un danno si aggrava a causa della negligenza dell'inquilino nel provvedere alla manutenzione ordinaria di sua competenza, la responsabilità potrebbe ricadere su di lui.
Come Gestire le Contestazioni:
- Comunicazione Tempestiva: La prima e fondamentale regola è la comunicazione tempestiva e in forma scritta (raccomandata A/R o PEC) alla controparte non appena si verifica un danno o si riscontra la necessità di un intervento di manutenzione. L'inquilino deve informare il proprietario dei problemi che richiedono riparazioni straordinarie, mentre il proprietario dovrebbe informare l'inquilino di eventuali interventi programmati.
- Accertamento delle Responsabilità: Una volta segnalato il problema, è importante accertare la causa del danno per stabilire chi sia il responsabile dell'intervento. In caso di incertezza, può essere utile un sopralluogo congiunto o il parere di un tecnico.
- Richiesta di Intervento:
- Per riparazioni straordinarie (a carico del proprietario): L'inquilino deve formalmente richiedere al proprietario di provvedere alle riparazioni necessarie entro un termine ragionevole.
- Per riparazioni ordinarie (a carico dell'inquilino): L'inquilino deve provvedere direttamente o informare il proprietario se l'intervento dovesse avere implicazioni più ampie.
- Documentazione: È cruciale documentare accuratamente qualsiasi danno o necessità di manutenzione con fotografie, video, preventivi di spesa. Conservare traccia di tutte le comunicazioni intercorse.
- Rifiuto di Intervento:
- Se il proprietario non interviene per riparazioni di sua competenza: L'inquilino, dopo averlo sollecitato, può, in alcuni casi previsti dalla legge (articolo 1577 del Codice Civile), provvedere direttamente alle riparazioni urgenti, chiedendone poi il rimborso al proprietario. In situazioni meno urgenti, l'inquilino può rivolgersi al giudice per ottenere un provvedimento che obblighi il proprietario ad eseguire i lavori.
- Se l'inquilino si rifiuta di eseguire riparazioni di sua competenza: Il proprietario può diffidarlo ad adempiere e, in caso di persistente inadempimento che causi danni all'immobile, può anche avviare azioni legali per ottenere il risarcimento.
Contestazioni al Termine della Locazione (Restituzione del Deposito Cauzionale):
Le contestazioni sui danni emergono spesso al momento della riconsegna dell'immobile e della restituzione del deposito cauzionale.
Proprietario che trattiene il deposito per danni: Il proprietario deve fornire una comunicazione scritta e dettagliata all'inquilino, allegando la documentazione giustificativa dei costi di riparazione (preventivi, fatture). La trattenuta deve essere proporzionata al costo effettivo dei danni riparabili e imputabili all'inquilino oltre il normale deterioramento.
Inquilino che contesta la trattenuta: L'inquilino può contestare la trattenuta se la ritiene ingiustificata o eccessiva, fornendo prove contrarie (ad esempio, verbale di consegna senza danni, fotografie dello stato dell'immobile). In caso di mancato accordo, può ricorrere alle vie legali.
Consigli Utili per Evitare Contestazioni:
- Verbale di Consegna e Riconsegna Dettagliati: Come già sottolineato, un verbale accurato all'inizio e alla fine della locazione, con la descrizione precisa dello stato dell'immobile e degli arredi (eventualmente con foto), è fondamentale per confrontare la situazione e accertare eventuali danni.
Come tutelarsi ed evitare problemi legali
Consigli pratici prima della firma: Ecco alcuni consigli pratici fondamentali da seguire prima della firma di un contratto di locazione 4+4, sia che tu sia l'inquilino che il proprietario, per tutelare i tuoi interessi e prevenire future controversie:
Consigli per l'Inquilino (Prima di Firmare):
- Visita Approfondita dell'Immobile:
- Non accontentarti di una visita frettolosa. Ispeziona attentamente ogni ambiente, verificando lo stato dei pavimenti, dei muri, dei soffitti, degli infissi (porte e finestre), degli impianti (elettrico, idraulico, riscaldamento/condizionamento).
- Verifica il funzionamento degli impianti: Accendi e spegni luci, rubinetti, scarichi, prova il riscaldamento/condizionamento se attivo.
- Controlla la presenza di eventuali vizi o difetti: Macchie di umidità, muffa, crepe, infiltrazioni, rumori molesti, spifferi.
- Se l'immobile è arredato, verifica lo stato degli arredi e fai annotare eventuali difetti nel verbale di consegna.
- Richiedi e Leggi Attentamente il Contratto:
- Non avere fretta di firmare. Chiedi una copia del contratto in anticipo per leggerla con calma e attenzione.
- Verifica che tutti gli accordi verbali siano riportati nel contratto.
- Presta particolare attenzione a:
- Dati delle parti e identificazione precisa dell'immobile.
- Importo del canone e modalità di pagamento.
- Durata del contratto (4+4).
- Modalità di aggiornamento del canone (solitamente ISTAT).
- Importo del deposito cauzionale (non superiore a 3 mensilità).
- Clausole relative al recesso anticipato (termini di preavviso, gravi motivi).
- Ripartizione delle spese condominiali (richiedi di visionare il regolamento condominiale e l'ultimo consuntivo).
- Eventuali altre clausole specifiche.
- In caso di dubbi, non esitare a chiedere chiarimenti al proprietario o a consultare un legale o un'associazione di inquilini.
- Verifica la Regolarità dell'Immobile:
- Chiedi al proprietario la visura catastale per verificare la corretta identificazione dell'immobile.
- Se hai dubbi, puoi richiedere una verifica sulla regolarità urbanistica dell'immobile.
- Informati sulla presenza di eventuali servitù o vincoli.
- Informati sui Consumi e le Utenze:
- Chiedi chi è responsabile dell'attivazione/voltura delle utenze (luce, acqua, gas, riscaldamento autonomo).
- Se possibile, chiedi informazioni sui consumi pregressi per avere un'idea dei costi.
- Documenta lo Stato dell'Immobile Prima della Firma:
- Scatta fotografie o realizza un video dettagliato dello stato dell'immobile al momento della consegna. Questo sarà utile per confrontare la situazione alla riconsegna ed evitare contestazioni sui danni.
- Richiedi e firma un verbale di consegna dettagliato che descriva lo stato di ogni ambiente e degli arredi (se presenti), facendo annotare eventuali difetti preesistenti.
Consigli per il Proprietario (Prima di Firmare):
- Richiedi informazioni sull'affidabilità finanziaria dell'inquilino: Buste paga, contratto di lavoro, referenze di precedenti locatori.
- Valuta la possibilità di richiedere una fideiussione bancaria o assicurativa come ulteriore garanzia.
- Redigi un Contratto Chiaro e Completo:
- Utilizza un modello di contratto aggiornato e conforme alla normativa vigente.
- Descrivi in modo preciso l'immobile e la sua destinazione d'uso.
- Specifica chiaramente l'importo del canone, le modalità di pagamento e l'aggiornamento ISTAT.
- Definisci l'importo del deposito cauzionale (massimo 3 mensilità).
- Regolamenta chiaramente le clausole di recesso anticipato, nel rispetto della legge.
- Indica la ripartizione delle spese condominiali in base alle tabelle millesimali e alla normativa.
- Se l'immobile è arredato, allega un inventario dettagliato e firmato.
- Verifica la Tua Situazione Fiscale:
- Valuta il regime fiscale più conveniente (tassazione ordinaria o cedolare secca) e informati sugli obblighi di registrazione del contratto.
- Documenta lo Stato dell'Immobile Prima della Consegna:
- Effettua un sopralluogo con l'inquilino e scatta fotografie o realizza un video dello stato dell'immobile prima della consegna.
- Redigi e firma un verbale di consegna dettagliato che descriva lo stato di ogni ambiente e degli arredi (se presenti), facendolo firmare anche all'inquilino.
- Sii Chiaro sulle Regole:
- Se ci sono regole particolari relative all'utilizzo dell'immobile (ad esempio, divieto di animali, orari per rumori), comunicale chiaramente prima della firma e inseriscile nel contratto.
Consigli Generali per Entrambe le Parti:
- Leggi Attentamente Ogni Clausola: Non dare nulla per scontato. Se una clausola non è chiara, chiedi spiegazioni.
- Non Firmare Sotto Pressione: Prenditi il tempo necessario per valutare attentamente il contratto.
- Conserva una Copia Firmata del Contratto: Entrambe le parti devono avere una copia originale del contratto firmato.
- Sii Trasparente e Corretto: Fin dall'inizio, mantieni un atteggiamento di trasparenza e correttezza nei confronti dell'altra parte. Questo può gettare le basi per un rapporto di locazione sereno.
- Considera la Consulenza di un Professionista: In caso di contratti complessi o dubbi particolari, non esitare a rivolgerti a un avvocato o a un agente immobiliare esperto.
Inserire clausole specifiche e ben formulate nel contratto di locazione 4+4 può aiutare a prevenire future incomprensioni e a definire meglio i diritti e gli obblighi di entrambe le parti.