Articoli Diritto Civile - Pagina 3

La mediazione civile e commerciale come strumento di risoluzione delle controversie alternativa al processo

Il concetto di mediazione in ambito civile e commerciale e, più in generale, di strumenti di risoluzione delle controversie alternativi al contenzioso quali arbitrato e mediazione e del ruolo che questi possono avere nel fornire al cittadino una risposta rapida ed efficiente al bisogno di giustizia civile si è ormai ampiamente diffuso al di fuori dei lavori di tecnici del diritto raggiungendo ampie porzioni del dibattito pubblico. Da diversi anni a questa parte è infatti possibile notare negli interventi del legislatore una sempre più marcata tendenza alla promozione di detti strumenti di risoluzione delle controversie, le cui finalità appaiono chiare: ridurre il numero di cause pendenti dinnanzi agli uffici giudiziari così razionalizzando e meglio utilizzando le poche risorse a disposizione; garantire una soluzione rapida ed efficiente per un buon numero di controversie e, da ultimo, offrire una giustizia di prossimità che possa essere vicina ai cittadini. Tra i diversi mezzi di risoluzione delle controversie alternativi al contenzioso soprattutto la mediazione civile, attualmente regolata dal decreto legislativo 28 del 20 marzo 2010 nel testo consolidatosi a seguito degli interventi legislativi che si sono succeduti negli anni e dai diversi decreti attuativi, offre per un gran numero di questioni una soluzione semplice, rapida e funzionale per i cittadini.

Affidamento Condiviso e Tempi di Permanenza con i Figli

L’affidamento condiviso, disciplinato dalla L. 54/2006, è un istituto giuridico che prevede che entrambi i genitori, in caso di separazione o divorzio, possano esercitare congiuntamente la responsabilità genitoriale, prendendo di comune accordo le decisioni più importanti riguardanti la crescita e il benessere psico-fisico dei figli minori. L’obiettivo perseguito dalla normativa è quello di garantire ai figli minori il diritto di mantenere un rapporto continuativo con entrambi i genitori anche in fase di separazione, ricevendo cura, educazione ed istruzione da ciascun genitore. Questo – nella maggior parte dei casi – non significa che i minori trascorreranno con ciascun genitore la medesima quantità di tempo, ma che venga condivisa tra gli esercenti la c.d. responsabilità genitoriale atta a gestire congiuntamente tutte le questioni fondamentali legate alla crescita psico-fisica dei figli minori, come ad esempio in ambito scolastico, sanitario ed educativo. Come avremo modo di vedere nel corso di questo articolo, in alcune circostanze l’affido condiviso potrebbe non essere la scelta più idonea per garantire il rispetto del supremo interesse dei minori coinvolti. In questi casi, il Tribunale competente, potrebbe emettere un provvedimento di affido esclusivo. Tale provvedimento viene emanato in tutti quei casi in cui uno dei genitori venga ritenuto inadeguato, pericoloso o assente. L’affidamento esclusivo è, pertanto, una misura straordinaria con la quale si attribuisce l’esercizio della responsabilità genitoriale ad un solo genitore, il quale sarà chiamato ad assumere autonomamente le decisioni ordinarie e più importanti riguardanti i figli minori – pensiamo agli ambiti educativi o sanitari – richiedendo l’approvazione di entrambi i genitori solo in casi straordinari. 

Pignoramento Immobiliare: Come Funziona e Come Difendersi

Il pignoramento immobiliare rappresenta una delle forme più incisive di espropriazione forzata previste dal nostro ordinamento giuridico, disciplinata dagli articoli 555 e seguenti del Codice di procedura civile. Si tratta di uno strumento che consente al creditore di aggredire i beni immobili del debitore inadempiente per ottenere la soddisfazione coattiva del proprio credito attraverso la loro vendita forzata.  A differenza del pignoramento mobiliare, che colpisce beni di natura mobile presenti nell'immediata disponibilità del debitore, e del pignoramento presso terzi, che si rivolge a crediti o somme di denaro in possesso di soggetti diversi dal debitore, l'espropriazione immobiliare presenta caratteristiche procedurali specifiche e tempi considerevolmente più lunghi. La recente Riforma Cartabia, entrata in vigore il 28 febbraio 2023, e il successivo Decreto Correttivo n. 164 del 31 ottobre 2024, hanno introdotto significative modifiche alla procedura, snellendo alcuni passaggi e riducendo i termini per l'adempimento di specifici oneri processuali.  L'impatto di questa procedura sui cittadini è particolarmente severo, considerando che spesso coinvolge l'abitazione principale del nucleo familiare. Tuttavia, il legislatore ha predisposto numerosi strumenti di tutela, sia di carattere sostanziale che processuale, che consentono al debitore di opporsi efficacemente alla procedura o di trovare soluzioni alternative che evitino la perdita dell'immobile. La conoscenza approfondita di tali meccanismi di difesa risulta fondamentale per chiunque si trovi a dover affrontare questa delicata situazione giuridica. 

La responsabilità civile e penale del medico.

A CURA DELL'AVV. GIACOMO FUSCALDO | COMPONENTE DEL GRUPPO DI RICERCA CIVILISTICO PRESSO UNIVERSITA' DELLA CALABRIA.

Reati contro l’onore e reputazione

Nel sistema giuridico italiano, l’onore e la reputazione sono beni giuridici di rilievo costituzionale, tutelati non solo in ambito civile ma anche, con specifiche incriminazioni, nel Codice Penale. Tali reati si collocano nel Titolo XII del Libro II del codice, rubricato “Dei delitti contro la persona”, e più precisamente nel Capo III, che disciplina i delitti contro l’onore. L’onore, in senso giuridico, può essere inteso come la dignità personale, il sentimento della propria integrità morale, mentre la reputazione attiene alla considerazione che gli altri hanno del soggetto nell’ambito della vita sociale. La tutela penale si esplica principalmente attraverso le fattispecie di ingiuria (oggi depenalizzata e sanzionata in via civilistica), diffamazione e calunnia. La diffamazione (art. 595 c.p.) protegge la reputazione dall’offesa comunicata a più persone, mentre la calunnia (art. 368 c.p.) punisce chi incolpa falsamente un innocente di un reato. La rilevanza della tutela della reputazione si riflette anche nel bilanciamento con altri diritti fondamentali, come la libertà di manifestazione del pensiero (art. 21 Cost.), cui l’interprete è chiamato a dare concreta attuazione, specie nei contesti mediatici e digitali. L’analisi dei reati contro l’onore implica dunque una costante attenzione all’evoluzione sociale e giurisprudenziale, al fine di garantire l’effettività della protezione dei diritti della persona.

Differenze tra diritto penale e civile

Il diritto penale e il diritto civile rappresentano due pilastri fondamentali dell'ordinamento giuridico italiano, distinti per finalità, oggetto e strumenti di tutela.  Il diritto penale ha la funzione di tutelare i beni giuridici fondamentali della collettività (come la vita, l’incolumità, la libertà personale) attraverso la previsione di reati e l’irrogazione di sanzioni penali nei confronti di chi li viola. Esso è caratterizzato dal principio di legalità e dalla riserva di legge, oltre che da una marcata incidenza coercitiva dello Stato. Il diritto civile, invece, disciplina i rapporti tra privati, concernenti situazioni patrimoniali e personali (famiglia, obbligazioni, proprietà, successioni), tutelando gli interessi individuali e garantendo strumenti di risoluzione delle controversie prevalentemente risarcitori o restitutori. La distinzione tra questi due ambiti è essenziale, tanto per i cittadini quanto per i professionisti del diritto: consente, infatti, di orientare correttamente le scelte procedurali, individuare le competenze giurisdizionali e comprendere la natura delle tutele attivabili. Per l’avvocato, conoscere i confini tra penale e civile significa operare con precisione nella scelta del rito, dei mezzi istruttori e dei rimedi giurisdizionali.

Cosa fare in caso di infortunio sul lavoro

Per tutti gli attori del mondo del lavoro è fondamentale conoscere i propri diritti e le corrette procedure da seguire in caso di infortunio sul lavoro. La tutela della salute e della sicurezza sul lavoro non è infatti solo un obbligo normativo, ma un principio fondamentale per una società civile. Per i lavoratori dipendenti, comprendere i propri diritti significa sapere come agire in caso di infortunio, conoscere le tempistiche per le segnalazioni, e conoscere a quali prestazioni hanno diritto e come accedere al supporto medico e legale necessario.  Per i lavoratori autonomi, conoscere le procedure per la denuncia di un infortunio, anche se non direttamente legate all'INAIL per tutti i casi, permette di gestire al meglio la propria situazione e di non trovarsi impreparati di fronte a eventi avversi che potrebbero compromettere la propria attività. Per i datori di lavoro, la conoscenza approfondita delle normative in materia di sicurezza sul lavoro e di gestione degli infortuni è un obbligo legale. Adottare tutte le misure preventive necessarie, formare adeguatamente i dipendenti e saper gestire correttamente un infortunio, dalla segnalazione all'assistenza al lavoratore, non solo evita sanzioni e contenziosi, ma dimostra un'etica aziendale che valorizza la salute e il benessere dei propri collaboratori. In questo contesto, l'INAIL - Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro svolge un ruolo centrale, in quanto è preposto alla gestione dell'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, garantendo ai lavoratori infortunati o ammalati una tutela economica e sanitaria.  Da ultimo, il diritto al risarcimento è un aspetto fondamentale. In caso di infortunio o malattia professionale, il lavoratore ha diritto a essere risarcito per il danno subito, sia esso biologico, patrimoniale o morale. 

Multa per eccesso di velocità: guida completa per l'impugnazione

L’articolo 142 del Codice della Strada (C.d.S.) disciplina in maniera precisa i limiti di velocità a cui devono obbligatoriamente attenersi tutti gli utenti della strada, siano essi autoveicoli, ciclomotori, quadricicli, autocarri e autobus; al comma 6 ed al comma 6 bis del summenzionato articolo sono indicate le modalità di rilevamento delle infrazioni. Talvolta, gli utenti della strada potrebbero ricevere presso la propria residenza una raccomandata contenente una sanzione per la violazione del Codice della Strada registrata dagli autovelox, ma prima di procedere all’intimato pagamento è opportuno verificare che gli agenti accertatori abbiano rispettato tutte le prescrizioni del Codice della Strada.

La Differenza tra diritto civile e privato: cosa sapere davvero 

Nel lessico giuridico italiano, i termini "diritto civile" e "diritto privato" sono frequentemente utilizzati in modo intercambiabile, dando luogo a equivoci interpretativi. Chiarire la loro distinzione non è solo una questione terminologica, ma rappresenta un passaggio fondamentale per comprendere correttamente l’architettura del nostro ordinamento giuridico. La confusione nasce anche dal fatto che, nel nostro sistema codicistico, il Codice Civile del 1942 rappresenta il corpus normativo centrale del diritto privato. Tuttavia, mentre il diritto civile può essere considerato una branca del diritto privato, quest’ultimo ha una portata più ampia, includendo anche il diritto commerciale, il diritto del lavoro, il diritto agrario, nonché aspetti del diritto internazionale privato. Uno degli errori più comuni è ritenere che le due espressioni siano perfettamente sinonime. Al contrario, il diritto privato costituisce il genus, mentre il diritto civile ne è una species, ovvero una sua componente essenziale ma non esaustiva. L’obiettivo dell’articolo è fornire una base concettuale solida per comprendere il rapporto tra queste due categorie giuridiche, evidenziando come la loro distinzione influisca sulla classificazione delle fonti, sull’organizzazione della didattica universitaria e sulla struttura della formazione giuridica. Comprendere con precisione tali nozioni significa dotarsi di uno strumento interpretativo essenziale per l’esercizio della professione forense e per l’elaborazione dottrinale.

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