Quanto costa un contratto ENEL

Cosa offre Enel Energia e perché è questa la società del gruppo che si occupa della fornitura di energia in libero mercato. Breve guida su Quanto costa un contratto ENEL.

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Enel è l’acronimo che identifica l’ente nazionale per l’energia elettrica che nasce negli anni ’60 come ente pubblico; negli anni ’90 segue il processo di privatizzazione del settore pubblico, fino a divenire una società per azione in cui lo Stato detiene una partecipazione tale che permette di controllarla. 

Come molte società per azioni,Enel S.p.A. è composta da diverse società controllate che si occupano della fornitura di diversi servizi. In questo articolo ci soffermeremo su ciò che offre Enel Energia perché è questa la società del gruppo che si occupa della fornitura di energia in libero mercato.

1. Maggior tutela VS mercato libero

Fino a pochi anni fa, l’unica tariffa per la fornitura di energia era la “maggior tutela”. Il nome racchiude in se l’essenza dell’offerta stessa. Infatti, i contratti di mercato tutelato sono quelli in cui la tariffa è predeterminata da un’Authority - l’ Autorità di Regolamentazione per Energia Reti e Ambienti – che si
occupa di contrattare e determinare il prezzo di vendita dell’energia elettrica e del gas ai clienti. Detto prezzo si aggiorna trimestralmente.

Il contratto di Maggior Tutela è rivolto:

  • alle utenze domestiche, 
  • alle imprese (a condizione che siano connesse in bassa tensione, abbiano meno di 50 dipendenti e un fatturato annuo non superiore ad € 10.000.000) o per illuminazione pubblica.

Il mercato libero, invece, evoca i concetti di concorrenza e di libera scelta. È questa la nuova frontiera delle tariffe per la fornitura di energia elettrica e gas.

Il processo di liberalizzazione del mercato inizia nel 1999 con il Decreto Bersani che in recepimento della Direttiva europea per la creazione del Mercato unico europeo.

Dal 2007 il mercato dell’energia in Italia è liberalizzato, cioè ogni fornitore può scegliere di entrare nel mercato e offrire il proprio servizio ai cittadini che sono liberi di scegliere quale operatore economico è più conveniente per le loro esigenze.
Dopo diverse proroghe, con il D.l. Concorrenza 2017, si è stabilito che entro luglio 2020 scomparirà il mercato di maggior tutela per dar spazio ad un mercato pienamente concorrenziale.


2. Se non passo al mercato libero entro luglio 2020 che tariffa mi sarà applicata?

Chi nell’estate 2020 non avrà scelto il mercato libero non rimarrà senza fornitura. Sono previsti “il mercato di salvaguardia”, le offerte di “Tutela simile” e le offertaPlacet”.

Si tratta di tariffe controllate a favore del consumatore, alle quali accederanno coloro che non abbiano aderito al mercato libero, non vi abbiano potuto aderire ovvero abbiano disdetto un contratto di maggior tutela senza aver già sottoscritto un nuovo contratto del mercato libero.

Il Mercato di salvaguardia si pone l’obiettivo di tutelare le aziende medio-piccole che per problemi di solvibilità non riescono ad accedere al mercato libero; ciò non esclude che vi possano accedere anche i privati, ma ciò dipenderà dalle offerte dei fornitori.

Si è prevista la figura dell’Acquirente Unico, cioè un ente pubblico che si occupa dell’acquisto dell’energia direttamente dai fornitori; al prezzo di acquisto si aggiunge l’Omega”, cioè il sovrapprezzo che sommato ai costi fissi determinerà il prezzo finale.

I contratti “Tutela simile” e “Placet” sono stati previsti a tutela della clientela retail più scettica nei confronti del mercato libero.

Infatti entrambe le offerte richiamano il modello di maggior tutela e allo stesso tempo applicano prezzi molto simili a quelli praticati con i contratti di mercato libero.

In altri termini, si tratta di contratti volti ad avvicinare i cittadini alla nuova frontiera del mercato libero coniugando le esigenze di tutela – già praticate dai contratti pre 2007 – con le tariffe più vantaggiose portate dalla liberalizzazione del mercato.

3. Come posso passare al mercato libero? Quanto costa il passaggio?

Passare al mercato libero è facile, senza costosi e non priva i cittadini della fornitura di energia elettrica e gas.

Innanzitutto bisogna individuare l’offerta più confacente alle proprie esigenze ed affine alle abitudini del proprio nucleo familiare.

Scelto il fornitore, bisogna comunicare l’intenzione di stipulare un contratto. Per far ciò è necessario avere i dati di seguito elencati:

  • i dati anagrafici dell’intestatario del contratto di fornitura;
  • i codici identificativi della fornitura: POD per l’energia elettrica e PDR per il gas (facilmente reperibili direttamente dai contatori di luce e gas);
  • l’indirizzo dell’abitazione dove si desidera avere la fornitura prescelta;
  • l’indirizzo email per l’inoltro delle bollette tramite posta elettronica (non è obbligatorio ma consigliato perché l’invio della bolletta cartacea ha un costo ed è poco “green”);
  • il codice IBAN per l’addebito in conto corrente del costo delle bollette (anche questo è solo consigliato poiché permette di risparmiare sui costi iniziali ed in alcuni casi è l’unico strumento per poter pagare le fatture e conseguentemente per poter stipulare un contratto).

Inoltrati i dati indicati, basterà attendere i tempi imposti dalla normativa vigente per le verifiche del caso. Solitamente questi controlli comportano un’attesa da 1 a 3 mesi (a seconda della fornitura di energia elettrica o gas), quindi armatevi di pazienza perché, alla fin fine, non è necessario fare altro.

È bene precisare che quasi tutte le offerte per il passaggio al mercato libero soffrono di un vincolo di non poco conto: la provenienza da un altro fornitore.

Purtroppo questo è un contro del mercato libero, insito nello stesso giacché la concorrenza – quella a favore del consumatore - non si fa con se stessi.

Tralasciando questo superabile ostacolo, con i contratti in regime di libera concorrenza si tende a gestire la vendita di energia e gas come la vendita di qualsiasi altro prodotto attraverso sconti, promozioni e strategie di fidelizzazione del cliente (come ad es. raccolte punti).

4. L’offerta Enel Energia

Enel Energia (società del gruppo ENEL che si occupa delle tariffe luce e gas in regime di mercato libero) propone diverse tariffe:

4.1 Offerte energia elettrica:

Le proposte sono varie e basate su quelle che da sempre sono le opzioni per la fornitura di questi servizi: fascia unica o tariffa biorariaLe offerte on line possono essere sottoscritte solo coloro che vogliono passare da un altro fornitore ovvero riattivare un’utenza quiescente. Gli unici che non possono aderire a queste offerte sono i cittadini che devono effettuare la voltura, cioè il cambio di intestazione dell’utenza.

L’addebito del costo bimestrale di consumi può essere effettuato solo su c/c bancario (quindi è necessario il codice IBAN).

È bene precisare che ai costi indicati dev’essere aggiunta l’iva e i costi fissi. Se non si dispone dei requisiti per accedere alle offerte online ovvero si preferiscono i metodi tradizionali (bolletta cartacea e pagamento a mezzo bollettino postale), vi è la possibilità di aderire a tariffe che hanno un nome diverso ma che nella sostanza non cambiano.

Infatti che si scelga l’uno o l’altro modo di adesione il prezzo varia solo in base alla scelta tra fascia oraria unica e fascia bioraria.

Nel primo caso, il costo dell’energia elettrica è di 0,062 €/kWh; nel secondo caso varia in base alle fasce (0,0554 €/kWh per i giorni festivi o feriali dalle 19:00 alle 08:00 e 0,0754 €/kWh nei giorni feriali dalle 08:00 alle 19:00).

4.2 Offerte gas

Per la fornitura del gas non è prevista la fascia bioraria, ma come nel caso dell’energia elettrica varia solo il nome e il metodo di pagamento; il costo della materia prima si attesta attorno ai 0,2241 €/Smc.

5. Come posso passare al mercato libero se devo fare la voltura?

La voltura serve solo a cambiare il nome dell’intestatario del contratto, quindi si volturano utenze attive. Invece, si parla di subentro qualora il precedente inquilino abbia chiuso i contratti di fornitura dell’energia.

Per effettuare la voltura è necessario un minimo di collaborazione dell’inquilino uscente.

Infatti è necessario essere in possesso di:

  • dati anagrafici (nome, cognome e c.f.) del precedente intestatario;
  • documenti del nuovo contraente: carta di identità e codice fiscale;
  • indirizzo del nuovo intestatario del contratto
  • il codice POD se la voltura si riferisce alla fornitura elettrica o il codice PDR se la voltura riguarda il gas;
  • lettura del contatore interessato;
  • Solo per la fornitura elettrica la potenza impegnata in kW;
  • codice IBAN, se si preferisce il pagamento tramite addebito su c/c bancario.

I costi della voltura dell’energia elettrica variano in base alla precedente fornitura: 

  • se si proviene da un’offerta in regime di mercato libero, i costi variano in base al fornitore (in media, circa 50€); 
  • provenendo della “maggior tutela” la spesa si aggira attorno ad € 66 (oneri amministrativi più il contributo fisso ed imposta di bollo).

La voltura della fornitura di gas metano ha un costo – addebitato in bolletta - che solitamente non supera gli € 30 (contributo fisso più oneri) se si proviene da mercato libero anche se i singoli fornitori sono liberi di determinare il prezzo; se il precedente contratto era in regime di tutela i costi lievitano fino ad € 77 cui si aggiungono € 11 circa di deposito cauzionale in caso di pagamento tramite bollettino postale.


Pietro Luigi Stellaccio

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