Qual è la differenza tra revoca, ritiro e sospensione della patente?

Si ha la revisione della patente su disposizione del Prefetto e della Motorizzazione Civile, a seguito di un incidente grave causato da un nostro comportamento colposo. La revisione consiste nella verifica sulla permanenza o meno dei requisiti psico-fisici e delle capacità tecniche.

1. Revoca della patente di guida

La revoca della patente è disposta dal prefetto, dalla Motorizzazione Civile o dall'autorità giudiziaria e, in base a questa, la patente viene tolta in maniera definitiva. Il titolare ne potrà ottenere un'altra, a seconda delle ipotesi, trascorsi 2 o 3 anni.

Si ha la revoca della patente di guida a seguito di:

  1. perdita permanente dei requisiti psico-fisici (quando riacquista tali requisiti può richiedere il reintegro dell'abilitazione alla guida);
  2. perdita dei requisiti morali, ovvero quando un soggetto ha commesso reati gravi contro la legge;
  3. inidoneità all'esame di revisione, ovvero quando il soggetto interessato non supera una visita medica e/o un esame di idoneità tecnica;
  4. patente sostituita da una estera;
  5. circolazione in regime di sospensione;
  6. circolazione contromano in autostrade o strade extraurbane;
  7. guida in stato di ebbrezza di mezzi superiori alle 3,5 tonnellate;
  8. recidività nella guida superiore di oltre 60 chilometri orari sopra i limiti consentiti, o nella guida in stato di ebbrezza, o sotto effetto di sostanze stupefacenti.

Il ricorso può essere presentato al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.

2. Ritiro della patente di guida

Il ritiro immediato è disposto da Polizia, Carabinieri o Guardia di Finanza in caso di irregolarità lievi.

Si ha ritiro della patente di guida in caso di:

  1. circolazione con patente scaduta;
  2. mancata sottoposizione all'esame di revisione;
  3. mancata sistemazione corretta del carico a seguito di invito degli organi di polizia;
  4. guida in stato di ebbrezza;
  5. violazioni comportanti le sanzioni accessorie della sospensione della patente.

3. Sospensione della patente di guida

La sospensione è disposta dal Prefetto, dalla Motorizzazione Civile o dall'autorità giudiziaria e consiste nel divieto di guida per un periodo di tempo prestabilito che va da 15 giorni a 5 anni. È una sanzione accessoria rispetto alla sanzione amministrativa. Si può ricorrere, entro 30 giorni, al giudice di pace. Esistono molte ipotesi per la sospensione della patente:

  1. circolazione contromano in curva;
  2. mancato rispetto dell'obbligo di dare la precedenza;
  3. inversione in autostrada;
  4. superamento di oltre 40 chilometri orari del limite di velocità (sospensione da uno a tre mesi), superiore a 60 chilometri orari (sospensione da sei a dodici mesi);
  5. mancata prestazione di soccorso a seguito di incidente;
  6. guida in stato di ebbrezza (prima avviene il ritiro e poi la sospensione), con le varie gradazioni a seconda del superamento della percentuale;
  7. perdita momentanea dei requisiti psico-fisici;
  8. circolazione con veicolo sequestrato;
  9. guida con patente diversa da quella necessaria;
  10. incidente con colpa da cui derivino lesioni alle persone (sospensione fino ad un anno).

In ogni caso, per evitare imprevisti in merito alla revoca, ritiro o sospensione della patente, è sempre meglio affidarsi ad una consulenza di un avvocato esperto in materia. Le piattaforme web dedicate offrono servizi dove mettono a disposizione avvocati online che offrono la loro consulenza legale per aiutare ogni soggetto a risolvere il suo problema specifico.

Qual è la differenza tra revoca, ritiro e sospensione della patente? Da chi viene disposta la revoca della patente? Quali sono i casi di sospensione della patente? Esponici il tuo caso. AvvocatoFlash ti metterà in contatto con i migliori avvocati online.Tre di loro ti invieranno un preventivo gratuitamente e sarai tu a scegliere a chi affidare il tuo caso.