Invio merce danneggiata - cosa fare?

In tempi recenti si è andato sempre più diffondendo il sistema di acquisto di beni e prodotti mediante canali on-line. In disparte la comodità che consente di vedersi recapitare direttamente a casa propria l’oggetto della compravendita, possono, tuttavia, manifestarsi delle criticità. Queste ultime, in particolare, sono connesse di norma alla ricezione da parte dell’acquirente di merce danneggiata.

Sul punto si tenterà nei paragrafi seguenti di cercare di comprendere, innanzitutto, quando si delinei la questione problematica poc’anzi citata, che implicazioni concrete abbia l’invio di merce danneggiata, quali sono i diritti esercitabili in caso di ricezione di merce danneggiata e quali passaggi quest’ultimo debba seguire dopo aver ricevuto la merce danneggiata e di rappresentare al lettore quali opzioni d’azione abbia l’acquirente.

Ricezione di Merce Danneggiata: la descrizione del problema

Come accennato nel paragrafo precedente, può accadere che a seguito di un acquisto a distanza e, quindi, principalmente avvenuto on-line l’acquirente riceva la merce, oggetto del contratto di vendita, danneggiata. Il problema assume particolare rilevanza allorché si osservi che il danno della merce spesso non si palesa immediatamente. Invero, può accadere che il danno possa essere desumibile già da una valutazione sommaria dell’imballaggio, il quale può esso stesso essere danneggiato ovvero rovinato, schiacciato, strappato.

Si pensi, a titolo di mero esempio, all’acquirente di prodotti delicati o fragili, magari confezionati in bottiglia, e che riceva in consegna un collo di cartone schiacciato o in evidente stato di danneggiamento, magari che perda anche liquidi. In tal caso, il danneggiamento della merce è di tutta evidenza e non può essere negato nemmeno dal vettore che effettua la consegna.

Può succedere, tuttavia, che il danno non si palesi prima facie e che la confezione sia, in realtà, integra, il danno attenendo solo al bene in essa contenuto. In tal caso, quindi, la percezione del danno non può essere immediata, ma richiede che la confezione sia aperta. Pertanto, occorre prestare particolare attenzione e seguire alcuni opportuni accorgimenti, che si espliciteranno meglio nel prosieguo.

Implicazioni dell’Invio di Merce Danneggiata

La ricezione della merce danneggiata da parte del consumatore-acquirente implica un indubbio pregiudizio per l’acquirente, il quale non avrà la disponibilità del bene per il quale, di norma, ha già corrisposto il prezzo.

Il danno è ancor più evidente allorché il prodotto acquistato fosse necessario per lo svolgimento di un’attività e/o per l’utilizzo in una ben determinata occasione e la ricezione del bene danneggiato non lo consenta né consenta la sostituzione e/o un nuovo acquisto in tempo utile. Caso di scuola può essere quello dell’acquisto di un paio di scarpe da cerimonia che giungano rovinate proprio in prossimità del momento in cui avrebbero dovuto essere indossate.

Vediamo, dunque, brevissimamente quali siano i diritti che spettano al consumatore acquirente in seguito alla ricezione di merce danneggiata.

I Diritti del Consumatore in Caso di Merce Danneggiata

Orbene, allorché il soggetto acquirente riceva la merce ordinata e pagata in stato di deterioramento e/o danneggiamento che la rendano, pertanto, inadatta all’uso suo proprio egli può, innanzitutto, sporgere reclamo e, a seconda dell’interesse suo personale, alternativamente:

  • chiedere e ottenere che il prodotto venga sostituito con altro identico in condizioni ottimali;
  • restituire il bene ricevuto in consegna e chiedere il rimborso della somma già corrisposta a titolo di pagamento del prezzo.

Per poter esercitare i diritti che sono stati appena enucleati occorre, tuttavia, seguire un iter ben preciso, in ossequio alla normativa vigente e alle eventuali disposizioni previste dai singoli venditori. Nel prossimo paragrafo vedremo, nel dettaglio, quali sono i passaggi da seguire.

Passaggi da Seguire in Caso di Ricezione di Merce Danneggiata

Un primo, fondamentale consiglio e adempimento da effettuare è quello di controllare nella maniera più accurata possibile l’imballo della consegna. Come già detto, può accadere che il danno emerga immediatamente e che sia lampante.

Ove così non fosse sarebbe buona norma chiedere al vettore (alias il corriere) di essere autorizzato a verificare l’integrità del contenuto del pacco. Il fine è quello di segnalare nell’immediatezza al corriere la presenza di eventuali anomalie. Tuttavia, è appena il caso di evidenziare che tendenzialmente il corriere non consentirà l’apertura della confezione e la disamina di quanto in essa contenuto prima che il destinatario abbia firmato per ricevuta. Al fine di tutelarsi al meglio, pertanto, è preferibile da parte dell’acquirente, innanzitutto, ove il danno sia palese rifiutare la consegna del collo ovvero segnalare e chiedere che vengano annotate nella bolla di consegna le anomalie riscontrate (quali lacerazioni e deformazioni dell’imballaggio, perdite di liquidi, rumori sospetti che lascino supporre che l’oggetto contenuto sia danneggiato), in modo che siano immediatamente comunicate e rese evidenti anche all’azienda venditrice.

In caso di rifiuto della consegna, lo spedizioniere sarà tenuto a riportare la merce, nello stato in cui si trova, all’azienda venditrice. In ogni caso, l’opzione che è sicuramente consigliabile è quella di accettare la consegna con riserva. Ciò sta a significare che il destinatario accetta la consegna del bene, ma si riserva nella sostanza la possibilità di verificare l’integrità del contenuto in un momento successivo. Tale opzione è esercitabile anche quando il destinatario non sia stato rinvenuto presso l’indirizzo indicato sul pacco e, quindi, quest’ultimo sia stato ritirato presso l’ufficio postale o presso il centro spedizioni incaricato e consentirà, appunto, una più attenta disamina della merce ricevuta.

Sembra opportuno consigliare che il destinatario, una volta ricevuto il pacco, documenti lo stato dell’imballaggio nonché della merce ricevuta mediante il ricorso a fotografie ed eventualmente videoregistrazioni (quest’ultimo caso può essere particolarmente utile ove il danneggiamento rilevato emerga specificamente in fase di utilizzo. Si pensi ad apparecchiature elettriche e/o elettroniche, quali ventilatori, elettrodomestici e simili).

Ciò consentirà di rendere edotto il venditore, oltre che il corriere, dello stato dei prodotti ricevuti e agevolare la prova del danno. Espletati gli adempimenti di cui ai punti precedenti, l’acquirente dovrà contattare direttamente il venditore, il quale di norma risponderà dei danni anche se siano stati provocati dallo spedizioniere durante il trasporto (salvo poi rivalersi nei confronti del corriere), e sporgere formale reclamo, nel quale esporrà nel modo più particolareggiato possibile il problema constatato e inviarla alla società venditrice entro e non oltre il termine previsto per legge (8 giorni dalla data della scoperta del danno ovvero due mesi sempre decorrenti da tale momento se il destinatario è soggetto consumatore) e chiedere il rimborso ove spettantigli.

Il reclamo, per essere validamente presentato, richiede di norma la trasmissione alla società venditrice a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno o a mezzo pec.

Il Ruolo delle Autorità di Regolamentazione

Nel caso di consegna di merce danneggiata al destinatario acquirente può venire in rilevo anche l’intervento dell’Autorità di Regolamentazione dei trasporti, in specie quando sia data prova da parte della società venditrice della consegna al corriere di un collo contenente la merce in condizioni di perfetta integrità e adeguatamente imballato, così lasciando intendere che il danno si sia verificato durante il trasporto e non prima o dopo tale frangente. In tale evenienza, compito essenziale e fondamentale dell’Autorità di Regolamentazione è, tra l’altro, quello di agevolare le possibilità di conciliazione in caso di controversie che siano insorte con i consumatori danneggiati.

Conclusioni

In conclusione, a fronte della consegna di merce danneggiata, il consumatore destinatario potrà/dovrà effettuare tutti i controlli del caso e, ove ne ricorrano i presupposti, chiedere ed ottenere la sostituzione del bene o, in alternativa, il rimborso del prezzo dello stesso che sia già stato corrisposto al momento della compilazione dell’ordine.

Avvocato Chiara Biscella

Chiara Biscella

Dopo la laurea in giurisprudenza presso l'Università degli studi dell'Insubria e il conseguimento del diploma presso la Scuola di specializzazione per le professioni legali dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, ho intrapreso, ment ...