Scopri i Vantaggi di un Avvocato Antistatario Esperto
Se stai cercando una figura legale esperta e trasparente, un avvocato antistatario potrebbe essere la soluzione ideale per le tue esigenze. Grazie alla loro competenza e dedizione, puoi affrontare questioni legali complesse senza stress.
Una figura probabilmente non troppo nota ai potenziali clienti o, comunque, alle persone che non siano inserite e che non conoscono a pieno le previsioni dell’ordinamento giuridico italiano è quella dell’avvocato antistatario. Nel prosieguo si tenterà, pertanto, di chiarire chi sia e cosa concretamente faccia l’avvocato antistatario, approfondendo per quanto possibile il suo ruolo, i servizi offerti, i vantaggi e le situazioni in cui sarebbe possibile e, addirittura, opportuno rivolgersi a questa figura di riferimento.
Chi è l’avvocato antistatario
Definizione e ruolo principale
L’avvocato antistatario è definibile come quell’avvocato che nel corso dello svolgimento dell’attività professionale (di norma nel corso dei giudizi) con dichiarazione scritta e inserita nel primo atto difensivo dichiari di aver accettato l’incarico professionale e di aver assistito e assistere il cliente senza aver percepito e percepire gli onorari che gli spetterebbero per l’attività professionale e anticipando per conto di questi le spese giudiziali necessarie (si pensi a quelle da sostenere per l’iscrizione a ruolo in caso di difensore di parte attrice/ricorrente, quelle necessarie per l’estrazione di copie e di bolli vari, oltre che quelle correlate allo svolgimento del procedimento stesso come la partecipazione all’udienza e ulteriori altre eventualmente rese necessarie).
L’avvocato antistatario, quindi, svolge la propria attività per conto del cliente senza che questi debba corrispondere di tasca propria alcuna spesa.
Differenza tra avvocato antistatario e distrattario
Definito l’avvocato antistatario come fatto al punto precedente, occorre ora cercare di comprendere cosa si intenda per avvocato “distrattario” e, quindi, cosa significhi in concreto il concetto di distrazione delle spese del giudizio.
Un difensore, in concreto, ai sensi di legge può, ove munito di procura conferita nel corso del giudizio, chiedere che il Giudice procedente nella sentenza con la quale liquida, oltretutto, le spese processuali disponga che esse vengano pagate (distratte) in suo favore, in considerazione delle spese anticipate e degli onorari non riscossi.
Pertanto, ove il Giudice ponga a carico della parte ritenuta soccombente il pagamento delle spese processuali e l’avvocato distrattario sia il difensore della parte vittoriosa questi ha diritto di vedersi liquidare direttamente le spese in suo favore (anziché nei confronti del suo cliente, parte vittoriosa) e diviene creditore della somma liquidata nei confronti della controparte.
Ove quest’ultima non adempia all’obbligo di pagamento potrò agire giudizialmente per il recupero del credito, azionando la sentenza.
Per completezza deve evidenziarsi che la distrazione delle spese può essere chiesta in qualunque fase del giudizio e, conseguentemente, anche negli atti finali del giudizio (precisazione delle conclusioni e comparse conclusionali).
Ripercorrendo quanto sin qui delineato può, pertanto, sintetizzarsi come segue la distinzione tra avvocato antistatario e avvocato distrattario:
- il primo è quello che dichiara di non aver percepito nulla dal proprio assistito e di aver anticipato le spese per conto di questi;
- il secondo è quello che, invece, chiede ed ottiene che il pagamento delle spese processuali disposte in sentenza siano liquidate direttamente in suo favore.
Servizi offerti dell'avvocato antistatario
Ambiti di intervento
In linea di massima può affermarsi che il difensore di parte può dichiararsi antistatario in qualsiasi giudizio civile che preveda la necessità per la parte di avvalersi della difesa tecnica, ossia dell’intervento di un legale di parte. Si pensi, a mero titolo esemplificativo, ai giudizi di cognizione, ai giudizi di impugnazione o, ancora, ai giudizi di opposizione ai provvedimenti monitori (i.e. decreti ingiuntivi), agli atti di precetto o ai giudizi di opposizione alle esecuzioni. Come sembra facilmente desumibile, pertanto, gli ambiti di operatività sono decisamente ampi e spaziano fino a coprire le più disparate esigenze dei clienti.
Modalità di assistenza
Come evincibile da quanto sin qui brevemente accennato ed esposto l’avvocato antistatario assiste il proprio cliente come farebbe se non si fosse dichiarato tale e, quindi, in esecuzione puntuale del proprio mandato ed in osservanza dei principi deontologici vigenti, con l’unica sostanziale differenza che non chiede al suo assistito alcuna anticipazione delle spese che è necessario sostenere per lo svolgimento dell’attività professionale e senza nemmeno richiedere il pagamento degli onorari che usualmente applicherebbe per le attività svolte. Trattasi, quindi, di soluzione decisamente vantaggiosa per l’assistito, il quale non deve preventivare di spendere nulla per la difesa tecnica dell’avvocato nel corso del giudizio.
Quando scegliere un avvocato antistatario
Situazioni comuni
La situazione più comune si verifica allorché una parte, che ritenga fondate le proprie ragioni e possa ipotizzare di ottenere in esito al giudizio incardinato l’emissione di una sentenza per sé favorevole, non se la senta (per le più svariate ragioni, non ultimo di ordine economico) di sostenere le spese di un giudizio. In tal caso, può chiedere di essere assistita da un avvocato che si dichiari antistatario e attendere l’esito del giudizio con una condanna alle spese in suo favore, che verranno distratte in favore di quest’ultimo.
Vantaggi di questa scelta
L’indiscusso vantaggio della scelta di un avvocato che sia disposto a dichiararsi antistatario è di natura, soprattutto, economica. Infatti, come si è in più parti avuto modo di precisare il cliente dell’avvocato che si dichiari antistatario non deve sostenere alcuna spesa o pagamento dei compensi professionali in favore del legale, in quanto le somme predette verranno eventualmente distratte in favore di quest’ultimo in sede di liquidazione delle spese da parte del giudice procedente.
Come funziona il compenso per l’avvocato antistatario
La normativa di riferimento
La norma cardine in materia di pagamento del compenso spettante all’avvocato antistatario deve essere individuata nell’articolo 93 del codice di procedura civile, il quale si struttura in due commi:
- al primo comma viene previsto che laddove la parte difesa dall’avvocato dichiaratosi antistatario risulti vittoriosa all’esito del giudizio questi può chiedere al giudice di condannare la controparte soccombente al pagamento delle spese legali liquidate con la sentenza direttamente in suo favore;
- il secondo comma dispone, invece, che nella denegata ipotesi in cui l’avvocato antistatario non abbia ancora ottenuto il pagamento delle somme da parte di controparte la parte vittoriosa cliente dell’avvocato antistatario può chiedere al giudice di procedere, ricorrendo alle forme stabilite per la correzione delle sentenze, alla revoca del provvedimento se fornisca prova di aver già personalmente corrisposto al difensore il quantum dovuto a titolo di spese ed onorari di causa.
Chi sostiene le spese
Le spese legali e quelle relative ai compensi liquidati in sentenza favorevole al cliente dell’avvocato antistatario sono, pertanto, poste a carico della controparte dichiarata soccombente. Resta sempre ferma, comunque, la possibilità per l’assistito di provvedere personalmente al pagamento dei predetti importi, salvo quanto disposto dal comma secondo dell’articolo 93 del codice di procedura civile (cfr. paragrafo precedente).
Vantaggi e svantaggi di rivolgersi a un avvocato antistatario
Perché potrebbe essere la soluzione giusta
Optare per questa figura professionale ha l’indiscusso vantaggio per il soggetto cliente che non può o non se la sente di sostenere le spese per promuovere un giudizio o resistervi ovvero di corrispondere gli onorari all’avvocato che lo difenda in corso di causa di avere, comunque, una difesa tecnica adeguata per difendere le proprie ragioni.
Limiti di questa figura professionale
Limite alla figura professionale dell’avvocato antistatario è sicuramente costituito dal fatto che egli non può, in caso di decisione del Giudice che in punto di spese ne preveda la compensazione tra le parti, proporre impugnazione per ottenere la riforma del punto della sentenza che disponga e decida in tal senso.
Come trovare un avvocato antistatario
Ricerca online e presso gli ordini degli avvocati
Per cercare un avvocato antistatario è buona norma monitorare i principali canali di informazione. In proposito si segnala che può tornare utile allo scopo monitorare:
- i siti on-line degli avvocati della zona, in cui di norma l’avvocato può fornire tutte le informazioni riferibili alle proprie specializzazioni e alle modalità di svolgimento dell’attività professionale;
- il sito degli Ordini professionali, nel quale talvolta l’avvocato può aver chiesto di indicare le informazioni utili anche sul punto;
- ovvero recarsi direttamente presso l’Ordine degli avvocati del distretto e chiedere se vi siano indicazioni o informazioni utili in riferimento a professionisti che si siano resi disponibili a dichiararsi antistatari.
Criteri per la scelta
Quando ai criteri che si consiglia di seguire nella scelta dell’avvocato antistatario essi, in realtà, non differiscono da quelli che potrebbero essere forniti nella scelta di un qualsiasi avvocato per l’instaurazione di un giudizio ovvero per costituirsi in un giudizio intrapreso da altri. Considerata la disponibilità dell’avvocato antistatario a non farsi corrispondere l’anticipazione delle spese necessarie o degli onorari professionali da parte del cliente ed ove, ovviamente, non si abbiano conoscenze che consentano di instaurare un rapporto di maggior fiducia tra avvocato e cliente (profilo che deve, peraltro, comunque, essere necessario) si suggerisce di prendere in considerazione i seguenti elementi di valutazione:
- domicilio professionale (ossia sede dello studio legale) nel distretto di competenza dell’organo giudiziario avanti il quale il giudizio si svolgerà: ciò consente di evitare che l’avvocato prescelto debba affrontare lunghi viaggi per l’espletamento delle attività correlate all’esecuzione del mandato professionale o che debba eleggere domicilio presso un collega con studio nel predetto distretto;
- competenze professionali: è sempre preferibile optare per la scelta di un difensore che abbia acquisito e disponga di una certa dimestichezza con la materia oggetto del giudizio;
- anzianità di iscrizione all’albo: ovviamente non è in alcun modo scontato il fatto che un avvocato più anziano sia più competente di uno più giovane, ma è altrettanto vero che è presumibile che un avvocato che vanta qualche anno di anzianità professionale potrebbe avere un po’ di dimestichezza in più nello svolgimento dell’attività.
FAQ sull’avvocato antistatario
Chi paga l’avvocato antistatario?
L’avvocato antistatario viene pagato, in caso di vittoria nel giudizio, da parte della controparte risultata soccombente e dichiarata tale in sentenza. Resta, comunque, sempre ferma la possibilità, ove lo ritenga, del cliente dell’avvocato antistatario di provvedere personalmente al pagamento delle spese e degli onorari secondo quanto disposto dal secondo comma dell’articolo 93 del codice di procedura civile.
Quali sono i requisiti per accedere ai servizi di un avvocato antistatario?
In realtà, non sono richiesti dalla legge particolari requisiti al fine di accedere ai servizi di un avvocato che si dichiari antistatario, anche se di norma è più facile che vi faccia ricorso chi non vuole o non possa sostenere le spese legali e il pagamento dell’onorario di un avvocato e ritenga che vi siano fondate ragioni di attendersi in esito al giudizio una sentenza a sé favorevole.
Un avvocato antistatario può seguire cause civili?
La risposta al quesito è sicuramente positiva, anzi deve sottolinearsi che i giudizi civili sono il campo di operatività per eccellenza degli avvocati che si dichiarino antistatari.
Qual è la differenza tra gratuito patrocinio e avvocato antistatario?
La differenza sostanziale tra l’ammissione al gratuito patrocinio e il ricorso all’avvocato antistatario risiede nel soggetto che in conclusione del giudizio sosterrà le spese per il pagamento delle attività del professionista:
- nel caso del gratuito patrocinio tutte le spese vengono poste, ove il soggetto venga ammesso a tale istituto, a carico dello Stato;
- nel caso del ricorso ad un avvocato antistatario, in caso di esito vittorioso del giudizio, le spese legali e quelle degli onorari vengono dal Giudice liquidate in sentenza e poste a carico della controparte soccombente.
Come si richiede un avvocato antistatario?
La soluzione più semplice è quella di consultare i siti degli avvocati on-line ovvero i siti dei Consigli degli Ordini professionali dei luoghi che siano competenti territorialmente rispetto al giudizio per il quale si necessita di un difensore e verificare se qualcuno tra i legali si sia eventualmente dichiarato disponibile in tal senso. Residua, comunque, sempre la possibilità di rivolgersi ad un avvocato “qualsiasi” e domandare la sua disponibilità a dichiararsi antistatario.
Chiara Biscella
Dopo la laurea in giurisprudenza presso l'Università degli studi dell'Insubria e il conseguimento del diploma presso la Scuola di specializzazione per le professioni legali dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, ho intrapreso, ment ...