Che cosa è un contrassegno telematico?

Il contrassegno telematico, che a partire dal 2007 ha sostituito la marca da bollo, è un contributo amministrativo ordinario.

L’articolo in oggetto tratta della nozione di contrassegno telematico e ha lo scopo di trattare brevemente alcuni sui utilizzi nel quotidiano, in particolar modo per il rilascio, duplicato e rinnovo del passaporto..

1. Definizione contrassegna telematico

Il contrassegno telematico, che a partire dal 2007 ha sostituito la marca da bollo, è un contributo amministrativo ordinario. Si può acquistare su tutto il territorio nazionale presso tabaccherie e/o rivenditori autorizzati.

Una volta acquistato, il suo importo viene automaticamente corrisposto al Ministero dell’Economia e delle Finanze. Dal 2014, inoltre, il contrassegno telematico, è stato ulteriormente dematerializzato nella c.d. marca da bollo digitale o bollo virtuale che viene emessa elettronicamente dall’Agenzia delle Entrate.

2. Tipologia di carta-valori

In Italia troviamo le seguenti tipologie di carta-valori:

  •  marca da bollo di 2,00 euro: necessaria per fatture, ricevute fiscali di importo superiore ad € 77,47;
  •  marca da bollo di 16,00 euro: si applica agli atti delle pubbliche amministrazioni, documenti societari o notarili, contratti di locazione da registrare all’Agenzia delle Entrate;
  •  imposta di bollo di 230,00 euro: applicata dai notai in sede di compravendita immobiliare;
  •  imposta di bollo sulla cambiale: pari al 12x1000 del suo importo;
  •  imposta di bollo sul c/c: pari a 34,20 euro per le persone fisiche e 100,00 euro per le persone giuridiche;
  •  marca da bollo di 32,00 euro ogni 100 pagine o frazione di 100 pagine: da applicarsi sui libri giornali e inventari tenuti da imprenditori commerciali individuali, società di persone, cooperative (comprese le banche popolari e le banche di credito cooperativo), mutue assicuratrici, consorzi, enti e associazioni;
  •  imposta di bollo di 16,00 euro per ogni 100 pagine e frazione di 100 pagine sia per la bollatura libro giornale che di libro inventari, ad esclusione dei libri sociali non rientranti nel disposto di cui all’art. 2214 c.c..

Pertanto, la suddetta imposta di bollo è obbligatoria per:

  •  i libri soggetti a numerazione e bollatura;
  •  libro giornale e libro inventari tenuti da soggetti diversi che assolvono in modo forfetario la tassa di concessione governativa per la bollatura e la numerazione di libri e registri a norma dell’articolo 23 della Tariffa allegata al D.P.R. n. 641/1972;
  • società per azioni; . società in accomandita per azioni S.r.l.; . società consortili a responsabilità limitata. Il versamento dell’imposta di bollo libro giornale, in alternativa, può essere assolta tramite il pagamento con modello F23 (Agenzia delle Entrate imposta di bollo libro giornale).

Non solo, l’imposta di bollo virtuale sul libro giornale si assolve anche versando 16,00 euro ogni 2.500 registrazioni o frazioni di esse entro 120 giorni dalla chiusura dell’esercizio, tramite il modello di versamento F24.

3. Contrassegno telematico per passaporto

In tema di passaporto, si parla, di contrassegno telematico (c.d. bollo passaporto). A partire dal 24 giugno 2014, l'imposta di bollo sul passaporto deve essere assolta solo quando si richiede per la prima volta il rilascio, duplicato od il rinnovo del passaporto.

Solo in queste occasioni, il cittadino deve acquistare il contributo amministrativo del valore di 73,50 euro, sotto forma di contrassegno telematico, e consegnarlo presso Questura o Polizia di Stato di residenza, unitamente alla ulteriore documentazione necessaria.

Con l’emendamento al D.L. Irpef, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 143 del 24 giugno 2014, è stata abolita, infatti, l’ulteriore imposta di bollo annuale del valore di 40,29 euro. Il contrassegno telematico di € 73,50 e’ acquistabile presso tutte le tabaccherie distribuite sul territorio nazionale e/o rivenditori autorizzati.

Tuttavia, pur essendo obbligatorio l’acquisto del contrassegno telematico, in particolari casi in cui vi sia oggettiva impossibilità di reperirlo, è ammesso il pagamento effettuato per mezzo dei conti correnti postali. A tale importo, va aggiunto il costo di 42,50 euro per il rilascio del libretto.

Dott.ssa Paola

Testa Riferimenti normativi:

  • - art. 2214 c.c.;
  • - D.P.R. n. 641/1972;
  • - D.L. n. 66 del 24 aprile 2014;
  • - Decreto Liquidità 23/2020.