Assegno bancario: Cos'è? Come va compilato?
Cos'è un assegno bancario? Come va compilato un assegno bancario? La differenza tra assegno bancario e circolare?
- Cos'è un assegno bancario
- Qual è l'importo massimo
- Come è composto un assegno bancario
- Quanti soggetti figurano nell’assegno bancario
- Differenza c'è tra assegno bancario e circolare
- Conclusione
L’assegno bancario è uno strumento di pagamento molto utilizzato, soprattutto per acquisti di valore rilevante.
1. Cos'è un assegno bancario
L’assegno bancario è uno strumento di pagamento che sostituisce il contante e con il quale il titolare del conto corrente bancario (traente) ordina alla propria banca (trattario) di versare una determinata somma di denaro a favore di un’altra persona (beneficiario).
2. Qual è l'importo massimo per un assegno bancario?
A seguito della normativa antiriciclaggio, le banche rilasciano libretti degli assegni con prestampata l’indicazione “non trasferibile”, cioè che può essere incassato esclusivamente dal beneficiario indicato da chi lo emette. Tali assegni non hanno un importo massimo per i pagamenti.
Il cliente può espressamente richiedere il rilascio di assegni in forma libera, pagando apposita imposta di bollo, che non riportano l'indicazione "non trasferibile" ma che permettono il pagamento esclusivamente di importi inferiori a 1.000 €.
3. Come è composto un assegno bancario?
Il titolare di un conto corrente può stipulare un’apposita convenzione con la propria banca, depositare la propria firma su apposito documento per consentire la verifica di autenticità della sottoscrizione alla presentazione di assegni da parte di terzi e ottenere un blocchetto di assegni che generalmente ne contiene 10 o 20.
L’assegno è, quindi, un documento prestampato secondo uno schema standard che riporta la denominazione “assegno bancario” e il nome della banca che lo ha fornito e il numero di serie. Nell’assegno devono essere indicati:
- • il luogo (il comune) nel quale state emettendo l’assegno;
- • la data di emissione;
- • l’importo in cifre e in lettere, sempre con due decimali anche se di importo pari a zero;
- • il nome del beneficiario che indica la persona o la società a favore della quale viene disposto l’ordine di pagamento;
- • la firma, che è l’atto di sottoscrizione dell’ordine di pagamento.
Quando l’assegno viene staccato rimane attaccato al libretto il talloncino, chiamato “madre”, che riporta il numero del relativo assegno. Il titolare può annotarvi la data, l’importo e il beneficiario del pagamento.
Se l'assegno è privo anche di una sola delle informazioni necessarie, la banca ha il diritto di rifiutarne il pagamento a chi lo presenta. La completa e corretta compilazione rappresenta una forma di tutela per il cliente che lo emette, soprattutto contro il rischio di alterazioni del suo contenuto.
4. Quanti soggetti figurano nell’assegno bancario?
Nell’assegno bancario sono coinvolti tre soggetti:
- • il traente, ossia il soggetto che emette l’assegno;
- • il trattario, ossia la banca presso la quale è aperto il conto corrente;
- • il beneficiario, ossia il soggetto a cui spetta il pagamento.
Il beneficiario ha un termine massimo per incassarlo:
- • entro 8 giorni se sono emesso su piazza, ossia quando il Comune di emissione corrisponde con quello in cui viene riscosso l’assegno;
- • entro 15 giorni se sono emessi fuori piazza, ossia quando il Comune di emissione non è lo stesso di quello di riscossione.
Decorso inutilmente tale arco temporale, è possibile che chi ha emesso l'assegno ordini alla banca, legittimamente, di non eseguire più il pagamento.
5. Che differenza c'è tra assegno bancario e circolare?
L’assegno bancario si differenzia dall’assegno circolare che non viene emesso dal cliente/traente, ma dall’istituto di credito su richiesta del proprio cliente. Sebbene i requisiti sono più o meno gli stessi, ad eccezione della firma, che non sarà quella del traente ma dell’istituto di credito emittente, le modalità di emissione sono dunque differenti.
Altra differenza attiene alla garanzia di copertura. Infatti, l’assegno bancario viene emesso a valere sui fondi presenti sul conto corrente mentre quello circolare è emesso solo dietro costituzione dei fondi, che sono immediatamente addebitati al cliente. Ciò vuol dire che la tutela garantita al creditore in quello circolare è superiore perché la banca emetterà l’assegno solo dopo essersi assicurata di aver ottenuto i fondi dal proprio cliente.
6. Conclusione
L’assegno rappresenta un metodo di pagamento alternativo al contante, sicuro e tracciabile, adatto soprattutto per acquisti dagli importi elevati, anche se negli ultimi anni vi si ricorre con minore frequenza essendo sorte nuove modalità on line alternative al contante.
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