Vantaggi digitali per le aziende in tempo d'emergenza

Una serie di tool online che permettono di non ridurre la produttività aziendale anche nei tempi duri dell'emergenza Coronavirus

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Le Startup al tempo del Covid-19, probabilmente, sono quelle che hanno risentito di meno la crisi e l’ormai celebre lockdown. Questo perché anche in tempi “normali”, esse sono sempre abituate a massimizzare i risultati avendo risorse non troppo ingenti a disposizione. Il periodo che stiamo vivendo, comporta tutta una serie di limiti e di preoccupazioni che mettono in guardia di fronte ad una crisi economica che potrebbe essere seria molto di più di quella del 2008. Ecco perché bisognerebbe ripensare alla propria azienda in maniera smart e moderna. Le piccole, medie e anche grandi aziende devono comportarsi come vere e proprie Startup. Venire a conoscenza di tool digitali per poi utilizzarli, sarebbe oggi una soluzione pertinente e necessaria al fine di salvaguardare l’attività e la produttività di molte imprese.

 

• Video conferenze,

• webinar,

• lezioni a distanza,

 

Sono tutti strumenti che nel periodo di emergenza dovrebbero essere sfruttati al massimo per collegarci a distanza (quindi unirci) nel tempo della separazione fisica del contatto umano.

Quali tool possono essere utili in questo periodo?

Ad esempio: StreamYard è un eccellente strumento per le dirette Facebook; Yobstech è un portale adatto per i colloqui di lavoro; Fattureincloud permette di gestire la contabilità da remoto; Redooc è una piattaforma creata per l’insegnamento della matematica dalle scuole primarie fino all’Università. Ma potremmo elencare un’infinità di altre piattaforme utilissime in tempi di crisi e non.

 

Come appena mostrato, i tool che ci offre la rete, sono tanti e potrebbero apportare un notevole guadagno in temini di produttività e di fatturato aziendale. Questo ci porta ad una riflessione: riconsiderare il rapporto tra imprenditore/datore di lavoro e dipendente.

Una nuova riforma culturale delle aziende

Non bisognerebbe più valutare l’operato del lavoratore in base alle ore che sta seduto su una sedia a produrre, ma misurare il suo effettivo apporto in termini di risultati e obbiettivi raggiunti.

La creatività deve prendere il posto della rigidità, durante e soprattutto dopo questa emergenza. Le aziende che riusciranno a farsi carico di questo vento d’innovazione, ne usciranno vincenti e con tante marce in più rispetto a quelle che invece si lasceranno travolgere senza considerare questi vantaggi digitali messi a disposizione dalla Rete. Bisognerà cambiare il rapporto umano e culturale nei centri di produzione. C’è poco da fare. Aprire, finalmente, una fase nuova. Questo non vuol dire essere già onniscienti su queste novità. È ovvio che l’”errore” sarà sempre dietro l’angolo, ma ciò non può essere una scusa per non avventurarsi nelle nuove sfide tecnologiche.