Rinnovo porto d’armi per uso sportivo

Occorre, innanzitutto, premettere che quando si parla di porto d’armi per uso sportivo si suole intendere la licenza rilasciata dalla Questura per l’esercizio del tiro a segno oppure del tiro al volo.

La licenza così ottenuta consiste, nella sostanza in un’autorizzazione amministrativa che consente, per le specifiche finalità per le quali viene rilasciata e nei modi consentiti dalla legge, l’acquisto e la detenzione di armi da fuoco, oltre che in maniera limitata il trasporto delle stesse.

L’ordinamento giuridico italiano prevede in materia una disciplina dettagliata in riferimento al rilascio oltre che al rinnovo del porto d’armi per uso sportivo. Vediamo in che termini.

Come rinnovare il porto d’armi per uso sportivo?

Orbene, ci si chiede come possa procedere al rinnovo del porto d’armi per uso sportivo il soggetto che sia in possesso di un porto d’armi della predetta tipologia, ma che sia scaduto e, quindi, non sia più in corso di validità.

In primis, è necessario che il soggetto richiedente il rinnovo del porto d’armi abbia conservato i requisiti richiesti e dei quali era in possesso al momento del primo rilascio. Sembra opportuno precisare che il percorso che porta al rilascio del porto d’armi ad uso sportivo prevede che il soggetto richiedente, una volta presentata la domanda, si sottoponga ad una visita medica presso l’Azienda Sanitaria Locale competente territorialmente o presso le strutture sanitarie militari o della Polizia di Stato.

Detta verifica medico-sanitaria è diretta ad accertare che il soggetto abbia i requisiti fisici e psichici necessari per consentirgli di acquistare e utilizzare armi e tra i quali spiccano, in particolare:

  • Età maggiore di 18 anni
  • Assenza di condanne penali (verificata tramite consultazione del casellario giudiziale)
  • il non aver presentato istanza come obiettore di coscienza (ovvero averne ottenuto la revoca), in quanto si tratta di richieste tra loro ontologicamente incompatibili;
  • la capacità di utilizzare le armi (onde evitare la creazione di situazioni di pericolo ingiustificato)

Oltre a quanto premesso poco sopra è necessario che il richiedente presenti, come anticipato, il modulo relativo alla richiesta di rinnovo (facilmente reperibile presso gli uffici della Questura, del Commissariato di Pubblica Sicurezza ovvero presso la stazione dei Carabinieri) corredato dei seguenti documenti:

  • marca da bollo da 16,00 euro da applicare sulla richiesta;
  • la certificazione medica rilasciata all’esito della visita di cui si è fatto cenno poco sopra;
  • due foto recenti a capo scoperto e a mezzo busto in formato tessera;
  • il porti d’armi in scadenza;
  • la dichiarazione sostitutiva mediante la quale il richiedente attesti alternativamente di non trovarsi nelle condizioni ostative previste dalla legge ovvero di non essere stato riconosciuto come obiettore di coscienza ovvero, ancora, di non aver presentato istanza di revoca dello status di obiettore di coscienza. In alternativa alle dichiarazioni sostitutive può essere presentata la documentazione eventualmente direttamente la dichiarazione rilasciata dagli organi competenti in proposito;
  • la dichiarazione sostitutiva mediante la quale il richiedente attesti di aver informato i familiari e/o gli altri soggetti con lui conviventi di essere in procinto di richiedere il rinnovo del porto d’armi;
  • la ricevuta del versamento dell’importo di 1,27 euro per il costo del libretto attestante il rilascio del nuovo porto d’armi ad uso sportivo, da effettuarsi sul conto corrente postale n. 203448, intestato a “Tesoreria Provinciale dello Stato – Sez. di Ferrara – Capo IX – capitolo 3448” con indicazione della causale “Costo del libretto arma lunga”.

La domanda compilata può essere presentata presentandosi fisicamente presso gli uffici della Questura ovvero della Polizia di Stato e consegnandola ivi a mani dei soggetti autorizzati a riceverla o, in alternativa, anche telematicamente, scansionandola ed inviandola corredata dei relativi documenti. Nel secondo caso il sito cui fare riferimento è quello di cui al seguente link

La documentazione per richiesta porto d’armi uso sportivo

Per quanto riguarda la documentazione necessaria per il rilascio del porto d’armi ad uso sportivo occorre precisare che essa, nella sostanza, ricalca quella già precisata nel paragrafo precedente, con un paio di differenze sostanziali.

Infatti, come sembra logico, da un lato, sarà, in aggiunta, necessario produrre la documentazione o l’autocertificazione relativa al servizio prestato nei corpi delle Forze Armate ovvero della Polizia ovvero un certificato di idoneità al maneggio delle armi e rilasciato da una delle Sezioni di Tiro a Segno Nazionale, che non siano stati rilasciati da più di 10 anni. Inoltre, contrariamente a quanto accade per il caso di presentazione di richiesta di rinnovo, non vi sarà alcun porto d’armi precedentemente rilasciato da restituire, ma sarà necessario corredare la richiesta anche della copia fotostatica di un documento di identità in corso di validità.

Si vuole cogliere l’occasione, in questa sede, per effettuare alcune non superflue precisazioni. Al fine di ottenere il certificato medico all’uopo richiesto, è necessario che il soggetto presenti un certificato anamnesico stilato dal proprio medico di famiglia. Il medico legale incaricato di effettuare il controllo per il rilascio e/o il rinnovo del porto d’armi dovrà attestare:

  • i richiesti requisiti fisici: la sussistenza di un visus di almeno 8/10 con riguardo all’occhio che vede meglio, anche se ottenuto mediante strumenti (occhiali o lenti a contatto) di correzione; una non alterata percezione dei colori; una soglia uditiva minima non superiore ai 30 decibel o, in alternativa, la capacità di udire chiaramente la voce di un soggetto collocato ad una distanza non inferiore a sei metri; la presenza di una sufficiente mobilità alla parte superiore del corpo, ottenuta anche mediante protesi, al fine di consentire il maneggio adeguato dell’arma;
  • l’assenza di alterazioni di tipo neurologico, di disturbi mentali, comportamentali o neurologici;
  • che il soggetto richiedente non faccia abuso di sostanze alcoliche o stupefacenti.

E’ necessario, in sostanza, che venga accertato che non vi sia alcuna alterazione della capacità di intendere o di volere.

Quanto tempo ho per rinnovare il porto d’armi dopo la scadenza?

Una volta presentata la domanda per il rinnovo del porto d’armi (anche ad uso sportivo) il rilascio richiede tempistiche abbastanza lunghe, potendo essere necessari anche 3-4 mesi in totale.

Onde evitare, pertanto, di rimanere sprovvisti del documento è opportuno muoversi con un congruo anticipo, indicativamente pari a 3-4 mesi prima della scadenza del porto d’armi per uso sportivo. Si rammenta ancora una volta che tale licenza ha validità complessiva pari a 5 anni dalla data del rilascio.

Quanto costa?

Come si è già avuto modo di premettere nei paragrafi precedenti il costo complessivo per il rinnovo del porto d’armi ad uso sportivo comprende i costi delle n. 2 marche da bollo (i.e. contrassegni telematici) del valore di 16,00 euro l’una da applicare sulla domanda e sul libretto, il costo del libretto stesso che è pari di 1,27 euro (1,50 euro qualora si desideri richiedere la versione bilingue del documento), oltre al costo della visita medica volta all’accertamento dell’idoneità psicofisica (che varia dai 60,00 agli 80,00 euro circa).

Agli importi anzidetti il richiedente dovrà mettere in conto i costi (di solito abbastanza contenuti) per le foto formato tessera.

Dopo quanto tempo viene rilasciato il documento?

Il documento viene rilasciato dopo circa tre mesi dalla data della richiesta.

In conclusione, si consiglia, laddove si intendesse procedere al rinnovo del porto d’armi ad uso sportivo, di procedere con una certa sollecitudine alla richiesta in tal senso, anche considerate le tempistiche necessarie per il rilascio onde evitare, laddove seriamente interessati di rimanerne sprovvisti fino a quando non ne verrà approvato il rinnovo.

Avvocato Chiara Biscella

Chiara Biscella

Dopo la laurea in giurisprudenza presso l'Università degli studi dell'Insubria e il conseguimento del diploma presso la Scuola di specializzazione per le professioni legali dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, ho intrapreso, ment ...