Novità sul testamento biologico in Italia

Che cos’è il testamento biologico, contenuto e modalità di redazione.

Novità testamento biologico in Italia

1. Casi più recenti di testamento biologico

I tristi casi di Piergiorgio Welby, Eluana Englaro e Dj Fabo, costretti a chiedere di interrompere la propria vita a causa di una malattia che li aveva ridotti in uno stato terminale, hanno reso evidente la necessità che nel nostro ordinamento venisse introdotta una disciplina che potesse regolamentare e consentire che, a determinate condizioni, possano essere interrotte le cure salvavita.

Il nostro ordinamento, infatti, riconosce il diritto di autodeterminazione della persona in ordine alla propria salute e alla propria integrità fisica. 

I fondamenti costituzionali devono essere individuati in: 
  • Articolo 2 Cost.: tutela e promozione dei diritti fondamentali della persona, della sua identità e dignità.
  • Articolo 13 Cost.: che proclama l’inviolabilità della libertà personale, in cui si esplica il potere della persona di disporre liberamente del proprio corpo.
  • Articolo 32 Cost.: tutela la salute come fondamentale diritto dell’uomo, sia come singolo sia come interesse della collettività. Per tali motivi, i trattamenti sanitari obbligatori possono essere previsti soltanto se vi è un pericolo per la pubblica incolumità.

Alla luce di tali principi a lungo ci si è interrogati su quale potesse essere il limite del riconoscimento del diritto alla salute e del diritto alle cure e se fosse possibile riconoscere alla persona il diritto di non curarsi e di lasciarsi morire

La giurisprudenza a lungo ha affermato che la libertà di autodeterminazione terapeutica, che si manifesta attraverso l’espressione del consenso informato si deve manifestare non solo nella facoltà di scegliere tra le diverse possibilità di trattamenti medici, ma anche di rifiutare la terapia e di decidere consapevolmente di interromperla, in tutte le fasi della vita, anche in quella terminale. 
 
Tale diritto, dunque, non può incontrare alcun limite, a condizione che il rifiuto alle cure da parte del malato sia: 
  • Informato: prestato dopo aver conosciuto tutte le conseguenze fisiche che ne possono derivare
  • Autentico: prestato dal malato in condizione di libertà di scelta e senza condizionamenti psicologici
  • Attuale: deve sussistere nel momento in cui il trattamento viene interrotto o effettuato.

All’interno di tale condizione, quindi, rientrano anche i casi di malati terminali che scelgono di interrompere le cure salvavita. 

Il testamento biologico si colloca all’interno di tale questione e i casi Welby, Englaro e Dj Fabo hanno reso più impellente un riconoscimento normativo di tale questione. Infatti, il consenso all’interruzione del trattamento di terapie salvavita non ha impedito la possibilità per l’Autorità Giudiziaria di imputare determinate fattispecie di reato alle persone che avevano attuato le ultime volontà dei malati.
 
In particolare, erano stati ipotizzati:
  • Omicidio del consenziente, ex art. 579 c.p., per il medico che aveva interrotto i trattamenti sanitari di Welby. 
  • Istigazione o aiuto al suicidio, ex art. 580 c.p. nei confronti della persona che aveva accompagnato nella clinica svizzera Dj Fabo, affinchè potesse assumere autonomamente, attraverso uno stantuffo attivato con la bocca, il farmaco letale.

Le ipotesi di reato appena menzionate sono state escluse dalla giurisprudenza, ma la complessità delle questioni umane e giudiziarie hanno fatto emergere la necessità che il legislatore emanasse una norma che contenesse una disciplina apposita.

A tal fine, la Legge del 2 dicembre 2017 n.219 regolamenta, all’articolo 4, le disposizioni anticipate di trattamento (DAT o “testamento biologico”).

2. Cosa significa testamento biologico

Per comprendere l’espressione “testamento biologico” è necessario utilizzare la definizione che il codice civile fa, in materia di successioni, in ordine all’istituto del testamento. Questo, ai sensi dell’articolo 587 c.c., è un atto revocabile con il quale la persona dispone, per il tempo in cui avrà cessato di vivere, di tutte le proprie sostanze o di parte di esse. 

Tale atto, dunque, si caratterizza in: 

  1. Manifestazione di volontà del soggetto;
  2. Oggetto della manifestazione di volontà, rappresentato dai beni materiali, economici e patrimoniali.

Il testamento biologico mantiene l’elemento della manifestazione di volontà, ma muta l’oggetto. Questo, infatti, non è rappresentato da un elemento patrimoniale, ma dal bene salute, integrità fisica e vita. La manifestazione di volontà della persona, quindi, è volta a disciplinare tutti i trattamenti sanitari, anche quelli cui potrebbe essere sottoposto in un momento critico o terminale della propria esistenza.

3. Come fare il testamento biologico in Italia 

Il testamento biologico in Italia oggi può essere redatto a condizione che sussistano determinati presupposti: 
  1. La persona sia maggiorenne e capace di intendere e di volere.
  2. Le disposizioni siano effettuate in previsione di una futura incapacità di autodeterminazione.
  3. Il testamento biologico venga redatto dopo aver ricevuto adeguate informazioni mediche sulle conseguenze delle scelte.

Se il paziente è minore o incapace il consenso viene espresso da chi ha la responsabilità genitoriale, dal tutore o dall’amministratore di sostegno.

4. Cosa deve contenere il testamento biologico

La legge determina in modo preciso gli elementi fondamentali per l’esistenza e la validità delle disposizioni anticipate di trattamento (DAT). Queste, dunque, devono contenere: 
  1. La manifestazione di volontà in ordine alla prosecuzione o all’interruzione di determinati trattamenti sanitari.
  2. Il consenso o il rifiuto rispetto ad accertamenti diagnostici o scelte terapeutiche e a singoli trattamenti sanitari.
  3. L’indicazione di una persona di fiducia, il fiduciario. Questi deve essere una persona maggiorenne e capace di intendere e di volere, che possa rappresentare le volontà del malato nel rapporto con il medico.

L’accettazione della nomina a fiduciario avviene attraverso la sottoscrizione delle DAT oppure di un atto di nomina successivo.

Tale incarico può essere rifiutato con atto scritto oppure revocato dal disponente in qualsiasi momento, per atto scritto e senza obbligo di motivazione. Se le DAT non contengono l’indicazione del fiduciario o questo vi abbia rinunciato, il malato può usufruire di tale figura a seguito della nomina, da parte del giudice tutelare, di un amministratore di sostegno

Elemento di novità di tale legge è la tipologia di cure che possono essere rifiutate. Infatti, in tale intervento normativo l’espressione “trattamenti sanitari” comprende anche l’idratazione e la nutrizione artificiale

5. Cosa fare dopo aver compilato il testamento biologico

Le disposizioni anticipate di trattamento devono essere redatte per: 
  • Atto pubblico notarile.
  • Scrittura privata autenticata.
  • Scrittura privata consegnata personalmente presso l’ufficio dello stato civile del comune di residenza del disponente per l’annotazione in un apposito registro.
  • Scrittura privata consegnata presso le strutture sanitarie.
Tale ultima modalità è consentita soltanto se, ai sensi del comma 7 dell’articolo 4 della L.219 del 2017, le strutture suddette siano situate in regioni che adottano: 
  • modalità telematica di gestione della cartella clinica;
  • fascicolo sanitario elettronico;
  • qualsiasi altra modalità informatica di gestione dei dati del singolo iscritto al Servizio Sanitario Nazionale.
Al tal fine, dunque, le strutture sanitarie possono regolamentare la raccolta di copia delle DAT, compresa l’indicazione del fiduciario, e il loro inserimento in una banca dati. 
È opportuno rammentare che le DAT sono esenti da qualsiasi obbligo di registrazione, dall’imposta di bollo o da qualsiasi altro tributo, imposta, diritto o tassa

Se la persona è affetta da una disabilità tale da non consentirle di comunicare le proprie volontà in ordine al trattamento sanitario è possibile che le DAT siano espresse attraverso la videoregistrazione o qualsiasi altro mezzo idoneo a conservarle. 
 
La legge, in ogni caso, consente la revoca, la modifica o il rinnovo del testamento biologico in qualsiasi momento. 
 
Infine, in casi di emergenza o di urgenza, che impediscano di procedere alla revoca delle DAT con le stesse modalità con cui sono state manifestate, è possibile procedere in forma orale, raccolta o videoregistrata dal medico e in presenza di due testimoni.

Fonti Normative

Articoli 2, 13, 32 Cost
Articoli 579, 580 c.p.
Corte d’Appello di Milano 9 luglio 2008
Cass. I Sezione Penale 21748/2007
Art. 587 c.c.
Articoli 1, 4 della Legge 219 del 2017
 
Valentina Occhipinti
 
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