Reclamo per l'acqua

Se hai ricevuto una bolletta dell’acqua eccessivamente alta la prima cosa da fare è verificare se non vi sia un errore della lettura del contatore.

A tal fine basterà verificare se i metri cubi del consumo indicati nella bolletta corrispondono a quelli riportati. sul contatore di casa. La sproporzione del consumo può essere però dovuta anche ad altre cause, quali il malfunzionamento del contatore, perdite di acqua dalle tubature ecc..

In tutti questi casi, così come nelle ipotesi di disservizi nel sistema idrico in generale (ad esempio danni da interruzione del servizio, mancato rispetto del contratto di fornitura, mancata assistenza nella segnalazione guasti ecc..) è possibile presentare reclamo.

Reclamo per la fornitura d'acqua

Con il termine servizio idrico ci si riferisce all’insieme dei servizi pubblici relativi alla fornitura e distribuzione di acqua ad usi civili nonché ai servizi di fognatura e depurazione delle acque reflue. Per contestare la somma richiesta per una fornitura idrica, o per le altre ipotesi di disservizi dei servizi idrici in generale, occorre presentare reclamo in forma scritta alla società che gestisce il servizio idrico a mezzo raccomandata a/r o tramite pec.

Nel reclamo occorre indicare i propri dati anagrafici, l’indirizzo dell’utenza e le motivazioni del reclamo con l’eventuale documentazione utile (ad esempio la fattura che si contesta e la foto del contatore). In alcuni casi il gestore mette a disposizione un modulo prestampato da riempire ma, comunque, è possibile presentare reclamo in forma libera, purché per iscritto e con l’indicazione degli elementi necessari sopra indicati Entro 30 giorni dal ricevimento del reclamo la società di gestione deve fare le opportune verifiche e dare risposta motivata scritta all’utente.

Se non si ottiene risposta nei termini indicati, o se questa è ritenuta insoddisfacente dall’utente, quest’ultimo può attivare il servizio conciliazione presso l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambienti o, in alternativa, può attivare la procedura di conciliazione prevista dal proprio gestore.