Smart Contract: guida completa alla normativa italiana ed europea
Scopri cosa sono gli smart contract, come funzionano e quali leggi li regolano in Italia e in Europa. Analisi aggiornata con esempi pratici e riferimenti giuridici utili per ogni avvocato interessato all’evoluzione digitale del diritto.
Scopri cosa sono gli smart contract, come funzionano e quali leggi li regolano in Italia e in Europa.
Analisi aggiornata con esempi pratici e riferimenti giuridici utili per ogni avvocato interessato all’evoluzione digitale del diritto.
Perché questo articolo ti riguarda
Sempre più clienti – imprenditori, startup e privati – chiedono soluzioni rapide, digitali, automatizzate.
Ma gli Smart Contract sono davvero validi legalmente in Italia? Qual è il contesto normativo?
Questa guida risponde a queste domande in modo chiaro e operativo, con un taglio legale e aggiornato.
Cosa sono (in breve)
Gli smart contract sono programmi informatici che si eseguono automaticamente su blockchain quando si verificano condizioni predefinite.
Non sono contratti nel senso civilistico, ma strumenti che implementano clausole, automatizzano azioni e certificano operazioni senza intermediari.
Come funzionano
- Le parti definiscono digitalmente le condizioni dell’accordo
- Il contratto è scritto in un linguaggio di programmazione (es. Solidity)
- Il codice viene registrato su una blockchain pubblica o privata
- Al verificarsi di una condizione (es. pagamento ricevuto), il contratto si auto-esegue in modo irreversibile
Esempi pratici di utilizzo
- Affitti: la caparra è gestita in automatico e restituita salvo contestazioni
- Lavoro freelance: il pagamento si sblocca al completamento del progetto
- Assicurazioni parametriche: il contratto eroga automaticamente il rimborso in base ai dati meteo
- Royalty: ogni ascolto o download genera micropagamenti automatici
- Token e mercati finanziari: emissione e scambio regolati da smart contract su blockchain
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Normativa italiana: cosa dice la legge
- Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD) – Art. 20, comma 1-bis
Gli smart contract hanno valore giuridico se firmati digitalmente o generati da processi che garantiscano:- sicurezza
- integrità
- immodificabilità
- riconducibilità all’autore
- Codice dei contratti pubblici (D.Lgs. 36/2023) – Art. 30
Ammette l’uso di blockchain e intelligenza artificiale nei contratti pubblici.
Gli smart contract rientrano tra le soluzioni tecnologiche autorizzate per automatizzare attività negoziali e amministrative. - Regolamento CONSOB – strumenti finanziari digitali
Definisce chiaramente gli smart contract come:
“Strumenti tecnici utilizzati per l’emissione e la gestione degli strumenti finanziari digitali nel contesto del registro digitale”. - Fideiussioni digitali – Lettera IVASS del 4 gennaio 2024
Valide se:- firmate digitalmente
- gestite tramite piattaforme blockchain conformi all’art. 8-ter D.L. 135/2018
- Firma elettronica e sicurezza
Gli strumenti di firma devono essere:- certificati
- conformi al DPCM 10/02/2010 e all’art. 35 CAD
- Vigilanza e controllo – Art. 14-bis CAD
L’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) esercita controllo sulle tecnologie digitali nella PA, inclusi gli smart contract.
Normativa europea: un quadro articolato
- Regolamento (UE) 2023/2854 – Data Act
Fornisce la prima definizione generale di smart contract in UE come:
“Programmi informatici per l’esecuzione automatizzata di operazioni su dati”
Introduce obblighi su:- robustezza
- sicurezza
- auditabilità
- interoperabilità
- protezione dei dati
- Regolamento (UE) 2022/858 – DLT Pilot Regime
Norma le infrastrutture di mercato basate su blockchain.
Gli smart contract gestiscono strumenti finanziari digitali come token e asset digitalizzati. - Sicurezza e resilienza informatica
- Reg. UE 2022/2554 (DORA): resilienza digitale per enti finanziari
- Direttiva UE 2022/2555 (NIS 2): sicurezza per fornitori di servizi digitali
- Reg. UE 2024/3144: certificazione sicurezza per software (inclusi smart contract)
- GDPR e smart contract
Il GDPR si applica pienamente agli smart contract che trattano dati personali.
In caso di rischio elevato, è obbligatoria la DPIA.
Fonte: Linee guida EDPB 5/2021 - Regolamento (UE) 2023/1114 – MiCA
Disciplina le cripto-attività.
Gli smart contract sono strumenti digitali regolamentati, soggetti a obblighi di:- trasparenza
- autorizzazione
- sicurezza
- Regolamento (UE) 910/2014 – eIDAS
Garantisce validità legale alle firme elettroniche e ai servizi fiduciari.
Elemento chiave per la legittimità transfrontaliera degli smart contract in ambito UE.
Conclusione
Gli smart contract sono giuridicamente riconosciuti sia in Italia che in Europa, ma la loro validità è subordinata al rispetto di requisiti tecnici ben definiti:
- firma elettronica
- tracciabilità
- sicurezza
- interoperabilità
Per gli avvocati rappresentano una nuova competenza strategica. Saperli leggere, comprendere o integrare in contratti più complessi può fare la differenza.
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FAQ – Domande frequenti
Gli smart contract sono validi in Italia?
Sì, se rispettano i requisiti di firma digitale, integrità e riconducibilità previsti dal Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD).
Possono essere usati in contratti pubblici?
Sì, il Codice dei Contratti Pubblici (D.Lgs. 36/2023) consente l’adozione di blockchain e intelligenza artificiale per automatizzare fasi contrattuali.
Serve un avvocato per usarli?
Sì, soprattutto per verificarne l’efficacia giuridica, evitare vizi di forma e assicurare conformità a normative italiane ed europee (es. GDPR, MiCA).
Gli smart contract possono essere impugnati o annullati?
Sì, se contengono errori di programmazione o violano norme imperative. Il codice eseguibile non esonera dal rispetto delle leggi contrattuali e dei diritti delle parti.
Posso offrire smart contract come servizio legale ai miei clienti?
Sì, ma con attenzione. È fondamentale affiancare uno sviluppatore esperto e assicurare che il contenuto contrattuale sia giuridicamente corretto. L’avvocato può occuparsi della parte testuale, delle clausole e della conformità normativa.

Guglielmo Del Giudice
Avvocato specializzato in diritto delle nuove tecnologie e data protection. Mi occupo delle nuove problematiche poste da internet e dal commercio elettronico, assistendo nell’adattamento e sfruttamento delle nuove tecnologie società t ...