Mutamento unilaterale pacchetto viaggi

Ci siamo fermati fuori un’agenzia di viaggi e visionato le foto di bellissime mete turistiche, così decidiamo di entrare per verificare le offerte disponibili. L’operatore presente ci prospetta l’offerta del mese con un bel “pacchetto viaggi o turistico”, e noi si decide di aderire. In seguito, tuttavia, l’organizzatore apporta modifiche al pacchetto senza preavviso e che comportano un aumento del prezzo, per cui ci domandiamo se sia possibile una cosa del genere e come comportarci. Scopriamolo di seguito

Innanzitutto cosa intendiamo per pacchetto viaggi?

Meglio identificati come "pacchetti turistici", con essi si intendono tutte le vendite che comprendono due o più tipi diversi di servizi turistici per uno stesso viaggio o vacanza, prenotati nell’ambito di un unico contratto con un unico organizzatore. I servizi turistici, in base a quanto specificato dal Codice del Turismo, si distinguono in ordinari e integrativi. I primi sono:

 

1. il trasporto di passeggeri;
2. l'alloggio che non costituisce parte integrante del trasporto di passeggeri e non è destinato a fini residenziali, o per corsi di lingua di lungo periodo;
3. il noleggio di auto, di altri veicoli a motore ai sensi del decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 28 aprile 2008, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 162 del 12 luglio 2008, o di motocicli che richiedono una patente di guida di categoria A, a norma del decreto legislativo 16 gennaio 2013, n. 2;
4. qualunque altro servizio turistico che non costituisce parte integrante di uno dei servizi turistici di cui ai numeri 1), 2) o 3), e non sia un servizio finanziario o assicurativo;

- “servizi turistici integrativi”: si tratta di servizi accessori, che si uniscono a predetti ordinari, tra i quali: il trasporto del bagaglio fornito nell'ambito del trasporto dei passeggeri; l'uso di parcheggi a pagamento nell'ambito delle stazioni o degli aeroporti; il trasporto passeggeri su brevi distanze in occasione di visite guidate o i trasferimenti tra una struttura ricettiva e una stazione di viaggio con altri mezzi; l'organizzazione di attività di intrattenimento o sportive; la fornitura di pasti, di bevande e la pulizia forniti nell'ambito dell'alloggio; la fruizione di biciclette, sci e altre dotazioni della struttura ricettiva ovvero l'accesso a strutture in loco, quali piscine, spiagge, palestre, saune, centri benessere o termali, incluso per i clienti dell'albergo.

 

Una volta decisi tutti i pacchetti che ci aggradano e stipulato il contratto di pacchetto turistico, è bene sapere che vi è la possibilità che qualcosa possa mutare prima di mettersi in viaggio, comportando un aumento dei prezzi. Chiariamo, però, che dopo la conclusione del contratto di pacchetto turistico, i prezzi possono essere aumentati soltanto se il contratto lo prevede espressamente e precisa che il viaggiatore ha diritto a una riduzione del prezzo, nonché le modalità di calcolo della revisione del prezzo. Gli aumenti di prezzo sono possibili esclusivamente in conseguenza di modifiche riguardanti:

• a) il prezzo del trasporto di passeggeri in funzione del costo del carburante o di altre fonti di energia;
• b) tasse o diritti sui servizi turistici inclusi nel contratto imposti da terzi non direttamente coinvolti nell'esecuzione del pacchetto, comprese le tasse di atterraggio, di sbarco e d'imbarco nei porti e negli aeroporti;
• c) i tassi di cambio pertinenti al pacchetto. Qualora l'aumento di prezzo superi l'8 per cento del prezzo complessivo del pacchetto, si applicano le disposizioni previste dall'articolo 40 del Codice del Turismo, le quali prevedono: Prima dell'inizio del pacchetto, l'organizzatore non può unilateralmente modificare le condizioni del contratto diverse dal prezzo ai sensi dell'articolo 39, salvo che si sia riservato tale diritto nel contratto e la modifica sia di scarsa importanza. L'organizzatore comunica la modifica al viaggiatore in modo chiaro e preciso su un supporto durevole.

Come affrontare modifiche unilaterali e tutelare i propri diritti

Se, prima dell'inizio del pacchetto, l'organizzatore è costretto a modificare in modo significativo una o più caratteristiche principali dei servizi turistici oppure non può soddisfare tutte le richieste del pacchetto, o ancora propone di aumentare il prezzo del pacchetto di oltre l'8 per cento, il viaggiatore, entro un periodo ragionevole può: accettare la modifica recedere dal contratto senza corrispondere spese di recesso, ma l'organizzatore può offrire al viaggiatore un pacchetto sostitutivo di qualità equivalente o superiore. In caso di recesso dal contratto, se il viaggiatore non accetta un pacchetto sostitutivo, l’organizzatore deve rimborsare entro quattordici giorni dal recesso stesso tutti i pagamenti effettuati da o per conto del viaggiatore.